Storie strane e misteriose nel mondo della musica ce ne sono tantissime. Sicuramente una delle storie più affascinanti è quella di Elvis Presley. Già intorno alla sua morte circolano molte teorie, fra tutte quelle che Elvis non sia mai morto, ma c’è un’altra teoria cospirazionista che vede Elvis come l’assassino di John Fitzgerald Kennedy.
La teoria ufficiale dell’assassinio del Presidente Kennedy
La spiegazione ufficiale della commissione Warren vede Oswald, ex-marine, come il reale assassino che, da una finestra, abile cecchino, ha sparato colpendo a morte il Presidente Americano mentre passava in parata nelle strade di Dallas.
A questa spiegazione, però, non crede nessuno. Soli 3 colpi non possono aver ucciso il Presidente e ferito altre persone e, a sostegno delle altre tesi, vi sono dei testimoni che parlano di spari provenienti da luoghi diversi dal palazzo dove si trovava Oswald.
La teoria complottista: Elvis ha sparato al Presidente
Una delle teorie complottiste più strane e folli vuole però che ad uccidere il Presidente sia stato Elvis Presley.
Nel 1958 Elvis si trovava in Germania nell’esercito ed era, sicuramente, il soldato d’America più famoso al mondo. Famoso per tutti tranne per il suo generale, Walker, che lo odiava e storpiava il suo nome.
Contemporaneamente a questo, in America, precisamente a Las Vegas l’attrice Ann Margaret, non diventata ancora famosa, viene notata da tale Felixhoff che, sempre secondo le teorie complottiste dell’epoca, era una spia del KGB. L’idea di questa presunta spia era quella di infiltrarsi nel mondo della musica e dello spettacolo dell’epoca per “iniettare” ideali comunisti e quindi, Ann Margret, poteva essere la spia perfetta da arruolare per quel compito.
Nel 1960, sul set del film “Gli Spostati”, Ann conosce la coppia più amata dell’epoca: Marylin Monroe e Arthur Miller sospettati entrambi, sempre secondo le teorie complottiste, di essere spie e diventa amica fidata proprio della bellissima Marylin.
Ma tutto questo, con Elvis Presley, cosa ha a che fare? Semplice. Una volta tornato a casa Elvis, negli studi di Nashville, conosce Ann Margret e molti sostengono che tra i due sia nata una grandissima storia d’amore.
Qualche anno dopo accade un fatto: la morte di Marylin. I media e la polizia parlano di un suicidio per un’overdose di barbiturici, ma anche in questo caso, nessuno ci crede. Così nasce una nuova teoria complottista: Marylin è stata uccisa dai Kennedy per non far cadere il Presidente in un grande scandalo che lo voleva amante proprio della Monroe.
A quel punto Ann Margret inizia ad odiare la famiglia Kennedy.
Così Anne e Elvis, uniti da una splendida storia d’amore e dall’odio smodato per qualcuno, decidono di realizzare la loro vendetta. Ann Margaret ha molti amici nella malavita organizzata e così contattano Oswald per uccidere il generale Edwin Walker. Il piano fallisce e il generale viene solamente ferito. Elvis ha almeno provato così ad avere la sua vendetta, ma Anne no.
Anne così pare che abbia ricattato Elvis imponendogli di uccidere il Presidente Kennedy per vendicare Marilyn Monroe, altrimenti avrebbe svelato a tutto il mondo che lui, Elvis, il Re, voleva uccidere un uomo.
Così Elvis, insieme ad Oswald, va in quel palazzo da cui è partito il fatidico colpo e per evitare che Oswald sbagli di nuovo come con il generale Walker, imbraccia il fucile e spara.
Verità? Finzione? Non lo sapremo mai, ma la storia, indubbiamente, ha molto fascino