Sanremo 2016. Enrico Ruggeri: “Carlo Conti è il presentatore perfetto. Io avrei dato più spazio all’indie”

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Dopo esser stato super ospite dell’edizione dello scorso anno, Enrico Ruggeri è tornato al Festival di Sanremo, su quel palco che negli anni gli ha regalato grandi successi e due vittorie. 36 anni dopo il suo esordio al Teatro Ariston, che fu con i Decibel nel 1980, Ruggeri ha cantato il brano “Il Primo Amore Non Si Scorda Mai” (scritto da Enrico Ruggeri e prodotto e arrangiato con Marco Barusso).

A Sanremo si danno il via a tanti progetti – spiega Ruggeri – Ci sarà un disco e poi un romanzo, ma restando sul Festival in sé e parlando della cover di questa sera devo dire che avevo già cantato in napoletano! Ho una lunga carriera alle spalle!”

Carlo Conti è il presentatore perfetto, viene dalla radio, sa stare in mezzo alla gente! Credo che per fare un buon Festival sia necessario fare un mosaico e prendere persone che vengono da stili diversi è perfetto! Se fosse per me partirei dai grossi nomi chiederei magari a Morandi di tornare, ma avrei un occhio di riguardo anche per la musica indie come Zibba  o i Perturbazione

I miei miti musicali? Se devo scegliere sicuramente Lou Reed e David Bowie. Ricordo quando ho messo sul piatto il disco di Bowie, è stata come una prima volta reale!”

Parlando poi dei giovani in gara Enrico ha dichiarato: “Mi sono piaciuti molto, Ermal Meta è uno molto forte come Gabbani. Sono tutti progetti interessanti, ma io non li invidio, io vengo da un periodo in cui le case discografiche ti dicevano che se non avevi sfondato al quarto album allora era un problema, ora è tutto molto più rapido”.

Questa è la decima partecipazione al Festival di Ruggeri dove ha trionfato due volte: nel 1987 con Si Può Dare Di Più (cantata insieme a Gianni Morandi e Umberto Tozzi) e nel 1993 con Mistero. Tre invece i prestigiosi Premi della Critica che il cantautore si è aggiudicato: nel 1986 con Rien Ne Va Plus, nel 1987 come autore del brano di Quello Che Le Donne Non Dicono (cantato da Fiorella Mannoia) e nel 2003, insieme ad Andrea Mirò, con Nessuno Tocchi Caino (Premio Volare Miglior Testo).

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