Successo-record per RAG’N’BONE MAN e per il suo singolo HUMAN: la hit, già certificata PLATINO in Italia, è stabile al #1 della classifica dei brani più trasmessi dalle radio per la seconda settimana consecutiva. Il brano, che domina anche le chart digitali, anticipa l’uscita del suo primo album, “HUMAN”, prevista per il prossimo 10 febbraio e già disponibile in preorder.
Il singolo è diventato subito una hit internazionale: #1 su iTunes in 25 Paesi (tra cui l’Italia e Top10 in 37 Paesi), #1 su Shazam in 8 Paesi (Italia compresa), #1 dell’airplay radiofonico italiano e di quello europeo, 56 milioni di stream totali su Spotify, più di 57 milioni di visualizzazioni su Vevo/YouTube. Ha raggiunto il #3 della classifica Italia di Spotify, il #1 della classifica Italia di Shazam e il #3 della globale.
Il singolo si è arricchito di una nuova versione acustica e di quattro prestigiosi remix firmati da Rudimental, MJ Cole, Calyx & TeeBee e Ages of L.U.N.A.
Rag’n’Bone Man, all’anagrafe Rory Graham, verrà in concerto in Italia per un’unica, imperdibile data: 30 marzo – Circolo Magnolia di Milano.
Chi è Rag’n’Bone Man?
Di persona, Rory è l’esatta definizione di un gigante buono. Un uomo grande, barbuto, con tatuaggi che non recitano “amore e odio” ma “soul e funk” impresse con l’inchiostro sulle sue nocche.
Il prodigioso talento di Rory Graham, stella nascente sotto lo pseudonimo di Rag’n’Bone Man, ha iniettato una ventata di novità nella musica blues.
Cresciuto ad Uckfield, a 20 miglia dalla costa di Brighton, la musica ha accompagnato tutta la sua vita: suo padre suonava la chitarra, sua madre cantava e c’era sempre qualche disco che riecheggiava per la casa.
All’età di 15 anni inizia a suonare in una band drum ‘n’ bass sotto lo pseudonimo di Rag ‘N’ Bonez, nome ispirato alla sitcom Brit anni ‘70, “Steptoe And Son”. La piccola cittadina però sta stretta a Graham che capisce di doversi trasferire a Brighton per poter continuare a lavorare con la musica. Dopo aver testato le sue capacità di rapper in alcune serate open-mic hip hop, inizia a fare la spola fino a Londra per esibirsi al Slip Jam B di Brixton. Qui incontra Gizmo e DJ Direct con cui forma i The Rum Committee. La crew supporta le date di Pharoahe Monch e KRS-One al Concorde 2 di Brighton e pubblica un album via Bandcamp.
L’avventura con la Columbia Records
Nel 2014 Graham pubblica l’Ep “Wolves”, contenente nove tracce – un album, a tutti gli effetti, in cui riecheggia la sua predilezione per i giganti del jazzy hip hop come Gang Starr – e alcune importanti collaborazioni con Vince Staples, Stig Of The Dump, e Kate Tempest.
I molti talenti di Graham – il suo essere un cantautore versatile, la sua voce profonda e la sua capacità nell’esprimere emozioni – suscitano l’interesse della Columbia Records con cui firma per “Wolves”. La title track dell’Ep è attualmente la sigla iniziale della nuova serie di punta della BBC, “New Blood”. Nel 2015 esce “Disfigured” in cui opta per un suono più spoglio, ispirato alla musica di Al Green. “Mi ricordo di aver pensato, ‘posso fare quello che voglio ora, quindi se faccio qualcosa che suona bene, non devo preoccuparmi di etichettarlo sotto un preciso genere. Ecco perché c’è un brano che suona come Bon Iver, uno che è hard blues-rock, e uno che è più hip hop/soul”.
La scorsa estate, dopo quasi un decennio e mezzo di sperimentazione e studio, messa a fuoco e messa a punto, il nome di Rag’n’Bone Man è iniziato a diventare familiare. Rory ha trascorso l’inverno a lavorare sul suo album di debutto insieme al produttore Mark Crew, a Two Inch Punch, aka Ben Ash (che ha lavorato come co-compositore / produttore per Sam Smith, Jesse Ware e di Damon Albarn), e a Jonny Coffer (un altro produttore, il cui curriculum spazia dal brano “La La La” di Naughty Boy’s alle tracce del recente album di Beyoncé).
In una cultura post-millenaria in cui i talenti emergenti vengono educati ad una uniformità di fraseggio e tecnica, Rag’n’Bone Man arriva come antidoto. Consumatore ossessivo della musica, le qualità di Rory riverberano in ogni nota che canta. Così come “Soul” e “Funk”, Rory ha la parola “stella” scritta su di lui.