Annalisa Minetti “torna a vedere” | Il miracolo

Il dramma di Annalisa Minetti ha appassionato tanti italiani e fatto capire che a volte tante complicazioni si possono affrontare anche nel modo giusto.

Annalisa Minetti
Annalisa Minetti (Getty Images)

La splendida cantante classe 1976 di Rho a 18 anni, mentre tra l’altro stava provando a prendere la patente di guida, scopre di essere affetta da una malattia: la retinite pigmentosa con degenerazione maculare. Si tratta di una patologia che porta alla perdita totale della vista, alla cecità. La ragazza arriva a questa condizione a 21 anni e a 36 perde anche la possibilità di percepire le ombre. Una storia terribile che ha commosso in molti anche perché fino a 18 anni Annalisa non aveva avuto nessuno di questi problemi e dunque per lei voltare pagina non è stato affatto facile.

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Nonostante questo non si è mai fermata di fronte al suo deficit e anzi si è concentrata su un altro parte fondante della sua persona, la voce. Questo le ha permesso di raggiungere grandi successi con apice nel 1998 quando vince il Festival di Sanremo sia nella categoria giovani che su quella dei campioni ottenendo così ben due Leoni di Sanremo. Inizierà nel 1999 anche una carriera nello sport conseguendo degli ottimi risultati. Recentissima è la storia del miracolo che ha contraddistinto il suo presente e anche il suo futuro. Andiamo a scoprire come.

Annalisa Minetti, questo è un miracolo

Annalisa Minetti
Annalisa Minetti (Getty Images)

Dal 2021 Annalisa Minetti ha sviluppato nuovamente una percezione che si avvicina alla vista grazie a un dispositivo di intelligenza artificiale. Si tratta di una vera rivoluzione che arriva da Israele e che le permetterà di riaffacciarsi a una vita che se non come prima potrà portarla a vivere dei giovamenti anche pratici nella vita di tutti i giorni. A spiegare come funziona lo stesso è stata la cantante ai microfoni di Oggi in una lunga intervista in cui ha palesato anche grande entusiasmo per questa situazione.

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“Si tratta di un dispositivo di intelligenza artificiale. Si può scegliere la lingua e il tipo di voce che sia maschile o femminile. Ho scelto quella maschile perché mi sembrava che scandisse meglio le parole. Per vedere avrei bisogno di uno speciale microchip installato nel cervello che mi proietti le immagini sulla corteccia cerebrale, però questo è un grande aiuto. È come avere un amico che mi svela cosa accade intorno”. Si tratta di occhiali molto costosi che regalano sicuramente un qualcosa che non ha prezzo.

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