Bufu, il termine della Dark Polo Gang entra nel vocabolario italiano della Treccani

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Il termine Bufu usato dalla Dark Polo Gang che vorrebbe  dire “Ridicolo” entra di diritto nella lingua italiana e nel dizionario della Treccani, ma per noi è un disastro. 

Dunque, l’argomento Dark Polo Gang fino a qualche tempo fa era piuttosto spigoloso. Ma ora la band trap ha trovato una sua finestra nel mondo della musica e, ai puristi, i membri della Dark Polo quasi fanno meno paura di un emergente e senza senso Young Signorino. Inoltre, la Dark Polo Gang, è entrata di diritto nel vocabolario Treccani. Sì, possiamo rabbrividire in santa pace, anche perchè il dizionario della lingua italiana si arricchisce di un termine di cui avremmo fatto tutti a meno: “Bufu”. 

Bufu nel vocabolario italiano: cosa significa?

Questo termine viene usato spesso dalla Dark Polo Gang nei testi delle sue canzoni e anche come intercalare, dandogli il significato di “ridicolo“. In realtà però questa parola ha origini ben diverse e nasce come acronimo dallo slang americano per dire By Us Fuck U (un elegantissimo, per noi puoi andare a fanculo) oppure l’offesa altrettanto “simpatica”: BUtt FUcker, che vorrebbe dire sodomita.

Sono in molti a voler cercare di dare un po’ di onore a questo termine che, in musica, fu usato anche da un’icona come Frank Zappa nella canzone Valley Girl del 1982, ma è una consolazione talmente magra che non soddisferebbe nessuno. Allora ci si mette la Treccani che dopo l’aggiunta di Petaloso da parte dell’Accademia della Crusca, probabilmente voleva sventolare la mano e farsi vedere in mezzo alla folla e ha deciso di spiegare che Bufu entra nella lingua italiana perchè è un termine che dovrebbe indicare una contro-offesa agli haters.

Bufu e il tracollo dell’italiano (almeno secondo noi)

Quindi ok, mettiamoci l’anima in pace e spieghiamo ai nostri fratelli, figli, cugini o genitori che da domani potrete dare del Bufu a chi vi pare perchè anche il vocabolario Treccani ha deciso che è un termine degno di nota. Con buona pace di grandi scrittori come Dante Alighieri, Petrarca o un più recente Umberto Eco che in un universo infernale mutuato da Dannazione di  Palahniuk probabilmente in questo momento sono al girone della vergogna con Madison Spencer per non essere riusciti a lasciare un’eredità migliore a noi poveri viventi che invece di ripassare termini italiani che non usiamo mai, ricordarci l’uso del congiuntivo senza l’aiuto della canzonetta di Baglioni, decidiamo di creare nuove orribili parole senza motivo.

Editoriale.

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