Burning Man: 41 enne si getta nelle fiamme
Durante i Festival musicali, difficile che non succeda qualcosa. Anche un incidente “piccolo piccolo piccolo”, ma quando ci si trova davanti a migliaia di persone, non si può controllare tutto. Ed è quello che è successo al Burning Man, un famoso festival americano che, dal 1991, si svolge nel deserto del Nevada dove in questa edizione un uomo si è lanciato nelle fiamme del gigantesco falò, simbolo dell’evento, ed è morto.
Cosa è successo durante il Burning Man 2’17
Il Burning Man è questo Festival americano nel deserto del Nevada che prevede diversi concerti, manifestazioni e spettacoli durante tutti i giorni dell’evento. Nella serata conclusiva viene realizzata una gigantesca statua di legno, molto simile a un uomo, chiamata appunto The Man e viene incendiata. Come se fosse un rito purificatorio questa effige di legno va a fuoco. Sembra così che questo momento così intenso abbia spinto un uomo, Aaron Joel Mitchell, 41 anni, a lanciarsi nel fuoco del The Man proprio per purificarsi. Un gesto folle eseguito davanti a migliaia di persone che non hanno immediatamente capito cosa stesse succedendo. C’era anche chi credeva fosse un’esibizione organizzata dal Festival, ma quando hanno visto l’uomo lanciarsi a capofitto nelle fiamme, è stato chiaro che non era uno scherzo e nemmeno uno show.
Le autorità del Nevada hanno dichiarato che per estrarre l’uomo dall’incendio è stato necessario attendere che l’intera statua crollasse. Non era infatti sicuro per i soccorritori entrare nelle fiamme sotto una struttura in procinto di crollare. Ora, le forze dell’ordine hanno dichiarato che sono in corso le indagini tossicologiche sull’uomo che si è lanciato nelle fiamme del Burning Man per capire se l’uomo abbia deciso con cognizione di causa di suicidarsi o se fosse sotto l’effetto di alcol e droghe.
Festival Burning Man in Nevada: cos’è
Ma cos’è precisamente questo Burning Man? Si tratta di un festival di 8 giorni nel Deserto Black Rock del Nevada e, da sempre, è caratterizzato da una programmazione contro-culturale in cui i partecipanti creano una sorta di città alternativa Black Rock City, una comunità auto-sufficiente e isolata dove si può fare tutto e ci si mette alla prova, anche usando delle droghe. Niente commercio poi, qui si usa solo il baratto, ed è diventato ormai un Festival talmente famoso che anche moltissimi vip ogni anno decidono di parteciparvi. Durante tutta la manifestazione non c’è mai un programma preciso: chi partecipa può suonare, organizzare concerti, mostre, workshop… L’unica cosa certa è la creazione delle sculture che verranno bruciate e del The Man, la struttura più grande che verrà poi incendiata.