Ci sono molte tragiche storie che riguardano la musica italiana, questa però è sicuramente molto difficile da accettare con un cantante che lascia l’ospedale e muore.
È la storia di Ivan Graziani nato a Teramo il 6 ottobre del 1945 e morto a soli 52 anni il 1° gennaio del 1997 a Novafeltria. È stato un chitarrista eccellente e un grande cantautore in grado di regalarci pezzi straordinari come Lugano addio, forse la sua canzone più famosa. La sua grandissima voce l’ha reso celebre anche e soprattutto per le variazioni vocali che regalava all’interno di uno stesso brano. Questo gli ha permesso di diventare un artista completo e in grado di saper dire sempre la sua.
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I suoi album hanno raccontato il paese e la sua vita, spesso puntando sull’amore come argomento principale. Subito dopo la sua morte Ivan ha lasciato un testamento con il 1999 che è stato l’anno dell’album postumo Per sempre Ivan. La sua morte è stata al centro di tantissime polemiche che hanno lasciato il pubblico senza parole. Un addio arrivato in un modo particolare e forse anche per questo ancor più doloroso.
Ivan Graziani, come è morto?
Ivan Graziani è stato un grande uomo prima che un grande musicista, la sua morte è stata un grande dolore per tutti gli italiani e non solo per chi amava le sue canzoni. Gli ultimi due anni della sua vita sono stati caratterizzati da un tumore aggressivo al colon che sicuramente l’hanno privato della serenità. Proprio per le feste, durante le quali è venuto a mancare, Ivan aveva chiesto di tornare a casa dall’ospedale. Dopo aver trascorso i giorni di Natale era venuto a mancare nel giorno di Capodanno.
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Con lui sono state sepolte una delle sue chitarre e il suo gilet di pelle. Era un uomo molto amato per la sua umanità e per il suo grande senso dell’ironia. Sicuramente aver passato l’ultimo Natale della sua vita a casa è stata la possibilità per terminare il suo percorso all’interno degli affetti più cari. Ricordarlo però è davvero importante ancora oggi per quanto è stato importante per la musica italiana.