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Nata il 27 maggio del 1957 nel sobborgo londinese di Southwark, il vero nome è Susan Janet Ballion, ma è entrata di diritto nella leggenda grazie al nome d’arte che l’ha resa una star.
Ha cominciato ad appassionarsi alla musica sin da giovanissima, quando dopo la morte del padre ha capito che era arrivato il momento di dare un senso alla propria esistenza. Il suo stile compositivo è stato enormemente influenzato dai mostri sacri dell’epoca, come Marc Bolan, David Bowie e Iggy Pop, e dopo le prime esibizioni dal vivo si è creata un forte seguito nel circuito indie locale.
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In breve è arrivato anche il meritato riscontro commerciale, grazie ad undici album in studio che hanno piazzato diverse hit in classifica. “Hong Kong Garden”, “Cities In Dust” e “Christine” sono solo alcuni tra i titoli di un catalogo straordinario, ma ce ne sarebbero ancora numerosissimi altri da citare. Ancora oggi ci capita spessissimo di ascoltare le sue canzoni in televisione e alla radio, eppure dopo l’exploit la sua fama si è inesorabilmente eclissata.
E’ scomparsa dalle scene da molti anni: sapete che fine ha fatto?
Stiamo parlando della leggendaria Siouxsie Sioux, che con la sua mitica band Siouxsie and The Banshees ha fatto sognare un’intera generazione. I suoi brani riuscivano a fondere rock, new-wave ed elettronica, in un magico mix di contaminazioni esotiche che tra anni Settanta ed Ottanta ha cambiato le regole.
In parallelo ha portato avanti una prolifica carriera con i Creatures, il suo ultimo disco solista “Mantaray” però risale ormai al lontano 2007. Da tempo vive al riparo dalla luce dei riflettori e da sguardi indiscreti. Si è trasferita nel Sud della Francia: ad oggi non si hanno notizia di un possibile ritorno sul palco, ma i fan non si arrendono e sotto sotto continuano a sperarci.