Che musica ascolti? La Playlist Esclusiva di Francesco Bergamaschi

Che musica ascolti? Francesco Bergamaschi partecipa alla rubrica oggi. Giornalista, seo copywriter e grande esperto di produzioni musicali ha sicuramente grande talento.

Francesco Bergamaschi
Francesco Bergamaschi detto “Olive” quando era un bell’uomo

Conosciuto da tutti come “Olive” ci spiega: “Ecco la mia personale playlist in cui ho voluto inserire alcuni brani, esclusivamente pop, che a mio avviso avrebbero meritato maggior spazio musicale e copertura radiofonica di quanto, in realtà, hanno avuto.”

Egotrip – Tropico

Tropico è il progetto solista di Davide Petrella, la penna e la mente dietro tutti i tormentoni che ci hanno tenuto compagnia negli ultimi 5 anni almeno (Logico, Ma Stasera, Pamplona, Latina, Guaranà, Defuera e tantissime altre di enorme successo).

In una dimensione rarefatta, immersa in un sound meticcio e minimalista, la sua metrica è qualcosa di incredibile, originale e mai sentito. Alla produzione D-Ross e Star-T-Uffo, i due geni dietro il sound di Luché, Ernia (Ferma a guardare) e tante colonne sonore per il cinema.

Tutto bene – Boosta

I Subsonica sono sempre stati una band, a mio avviso, strana e particolare, forse unica nel suo genere. Tutti i suoi membri, infatti, hanno sempre dimostrato di essere molto uniti ma, allo stesso tempo, hanno capito quando era arrivato il momento di prendersi una pausa e dedicarsi anche ad altro.

È il caso di Boosta, nome d’arte di Davide Dileo, che nel 2016 ha fatto uscire “La stanza intelligente” in cui è contenuta la meravigliosa “Tutto bene”, intimistica ammissione di debolezza davanti alle avversità della vita. Magnifica.

U-Blue – Morgan feat. Anna Lou Castoldi

Prima di “Dov’è Bugo?” e tutto il caos che ha sconvolto il Festival di Sanremo 2020, Morgan ha dimostrato di essere uno degli artisti più straordinari della musica italiana. Eclettico, caotico, magmatico…ma geniale. In questa stranissima canzone per bambini ha deciso di campionare la voce di sua figlia, di soli 3 anni all’epoca, Anna Lou. Il risultato è un brano non-sense, ma ritmato in cui sono presenti più 45 strumenti diversi.

Terremoto a Tokio – Marianne Mirage

Gli attimi finali di un grande amore, quelli ricchi di dolore ma allo stesso tempo di lucidità e consapevolezza di ciò che si vuole davvero essere. “Vite private” di Marianne Mirage è un album superlativo, ma che forse avrebbe meritato maggior attenzione da parte delle radio. Voce graffiante, testi interessanti ed un pop d’autore che vede in alcuni passaggi, come la sopra citata “Terremoto a Tokio”, una delle sue forrme migliori.

Limbo – Filippo Gatti

Tratto da “Il pilota e la cameriera”, questa bellissima ballata piano-chitarra-batteria e voce fa della dolcezza e della delicatezza il proprio marchio di fabbrica. Un brano eterno, sempre attuale, impreziosito da quella fisarmonica che fa tanto tramonto d’estate. Sublime.

Silenzio – Perturbazione

In una recente intervista Tommaso Cerasuolo, frontman de I Perturbazione, ha espresso, seppur tra le righe, la difficoltà degli ultimi anni nell’imbastire un tour, nel trovare locali e luoghi che possano ospitare la loro musica. Un sacrilegio per una band che dal 1988 ad oggi sforna capolavori come “Silenzio”, inserito nell’egregio “(dis)amore”. Un ritorno alle origini per la band piemontese che avrebbe ancora tanto da dire ancora oggi con il loro pop d’autore.

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Ios Mykonos – La Scapigliatura

Jacopo e Nicolò Bodini, in arte La Scapigliatura, sono una delle band senz’altro più interessanti degli ultimi anni. Questo il loro interessante singolo estivo datato 2019. Non per tutti.

Cos’hai nella testa? – Cesare Cremonini

Brano che chiude “Logico” e scritto insieme a Davide Petrella, di fatto è la canzone che cerca di spiegare, a parole, il caos all’interno della mente dell’eclettico artista bolognese. Sottovalutata.

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Folcast – Senti che musica (Feat. Roy Paci)

Dopo la dolcissima “Scopriti”, Folcast torna con un pezzo estivo ricco, sicuramente insolito per la stagione più calda dell’anno. Brano complesso musicalmente, impreziosito dalla tromba di Roy Paci e dalla produzione mai banale di Tommaso Colliva (Muse, Diodato e tanti altri).

Calabi-Yau – I Cani

Quante dimensioni ha la musica? Sembra chiedersi questo Niccolò Contessa nel brano “Calabii-Yau”, quasi come se la musica, il suono, saltasse in un certo qual modo a piè pari tutte queste regole, come se quel “what if”, di cui si nutre le fisica, si applicasse alla vita reale.

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