Matteo Fantozzi è un giornalista e critico cinematografico che di recente per Santelli Editore ha pubblicato il libro “Gabriele Muccino – Il poeta dell’incomunicabilità”.
L’autore, che ha visto curare la prefazione del suo libro a Fabrizio Bracconeri, ha raccontato la musica che ha cambiato la sua vita e i motivi che ne conseguono.
L’ultimo bacio di Carmen Consoli
È la colonna sonora di uno dei film più belli che io abbia mai visto e che mi ha spinto a scrivere il suddetto libro.
Malinconoia di Marco Masini
Volevo scegliere un brano del mio cantante preferito, ma era troppo scontato andare sui pezzi classici. Questa canzone racconta tutte le sofferenze che vive l’uomo e che riesce a cogliere solo grazie alla sua sensibilità.
Le cose che vivi di Laura Pausini
Un ricordo dei miei 18 anni, dell’estate della maturità, del primo viaggio nel cuore.
Ora di Aiello
La novità che sconvolge e trascina, che mi ha portato a conoscere un artista straordinario.
Jet di Coez
Il rap scorre nelle mie vene fin da quando ero bambino e questo ragazzo ha la capacità di renderlo melodico.
La donna cannone di Francesco De Gregori
Forse la canzone più bella della storia della musica italiana, che sa commuovere e rapire.
Lo scemo del villaggio dei Ratti della Sabina
Un brano legato alla mia gioventù, molte volte mi sono sentito Lo scemo del villaggio e sono fiero di esserlo stato e di esserlo ancora oggi.
Caruso di Lucio Dalla
Un artista immenso troppo spesso sottovalutato in un brano unico.
La gente della notte di Jovanotti
La mia adolescenza muove i passi da questo brano. Quando ero piccolo rimasi rapito dallo stile di questo artista. Poi tra la gente della notte ci sono stato per tanti anni.
In questa città di Max Pezzali
Sono andato via da Roma a 30 anni, ma lì è il mio cuore e ringrazio questo artista per averla capita alla perfezione.
