Chi è Domenico Sputo? La terribile morte del famoso cantante italiano

Chi è Domenico Sputo? Questo nome ha fatto davvero la storia della musica italiana anche se non tutti sanno a chi ci si riferisce quando si parla di lui.

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La storia legata a questo nome è molto particolare. Se vi trovaste dalle parti di Bologna potreste trovare il suo nome su di un campanello in una casa in via D’Azeglio 15 proprio dietro Piazza Maggiore. Si tratta in realtà della casa di Lucio Dalla, che aveva scelto questo nome da utilizzare come pseudomino per partecipare agli album di altri artisti come corista, sassofonista o tastierista.

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Si parla di artisti del calibro degli Stadio, di Luca Carboni e anche di Ron. Pare che questo soprannome derivi dall’infanzia dell’indimenticabile maestro emiliano che giocando con i suoi amici a chi sputava più lontano usciva sempre vincitore. Si tratta di una storia particolare che riempie gli annali delle curiosità sulla musica italiana e che non tutti possono conoscere. Ora però andiamo a cogliere questa occasione per raccontare qualcosa del grandissimo artista.

Lucio Dalla, un maestro italiano

Lucio Dalla
Lucio Dalla (Getty Images)

Lucio Dalla è stato un vero e proprio maestro italiano. Nato a Bologna il 4 marzo del 1943 morì il 1° marzo del 2012 a Montreaux. Di formazione jazz è stato un artista decisamente innovatore in grado di fare scuola a moltissimi. In carriera ha pubblicato 54 album di cui 23 studio, 9 live e 22 raccolte per le etichette ARC, RCA Italiana e Pressing. Riuscì a farsi amare anche fuori dai confini andando a raccontare la sua musica attraverso le parole e le sonorità che lo contraddistingueva.

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Il suo album di debutto si chiama 1999 ed uscì nel 1966. L’ultimo invece rimarrà per sempre Angoli nel cielo del 2009. Dalla è stato anche un buon attore, recitando in diverse pellicole con registi di grandissima caratura come i fratelli Taviani, Renato Castellani, Fernando Di Leo e tanti altri ancora. Ovviamente ha curato anche le colonne sonore di tantissime pellicole tra cui Borotalco di Carlo Verdoni, I picari di Mario Monicelli, Pummarò di Michele Placido, Al di là delle nuvole di Michelangelo Antonioni, due film di Pupi Avati e tanti altri ancora.

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