Cosmo scoppia a piangere e mostra al pubblico il suo lato umano tra emozioni e grande voglia di raccontare al pubblico le sue sensazioni.
Il cantante è tornato protagonista in un concerto live di Milano in cui finalmente è riuscito a riabbracciare il pubblico italiano. Anche per lui è arrivato il momento di provare a dimenticare il Coronavirus e un periodo di distanziamento con la possibilità di essere nuovamente all’interno di un evento in diretta con protagonista il pubblico. Questo ha scatenato in lui una grandissima emozione, impossibile proprio da raccontare al pubblico. Ai microfoni di FanPage è riuscito a dare al pubblico il suo cuore, riuscendo a far commuovere tutti.
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Il ritorno è arrivato all’Alcatraz di Milano con un pubblico di tremila persone, un modo per rispettare le norme di restrizione anti-Covid ma di ridare una parvenza di realtà alla vita di tutti i giorni. Ha spiegato l’artista: “L’emozione è stata fortissima, non mi ero mai sentito così sopraffatto dall’emozione durante un live. Ogni tanto avevo la sensazione di perdere il controllo della situazione, un po’ come fosse un esordio. Forse perché in effetti lo è stato. Ho dovuto togliermi di dosso un po’ di ruggine, ma lentamente mi sono sentito sempre più a mio agio fino a godermi tutto proprio tanto.”. È poi arrivato un vero e proprio pianto liberatorio dall’emozione e per la commozione.
Cosmo, il suo ritorno sul palco
Dopo il ritorno sul palcoscenico Cosmo ha rilasciato una splendida intervista a FanPage dove ha raccontato il suo momento e tutto quello che gli gravita intorno tra emozioni, progetti e tante altre idee. Ha specificato: “Il set di due ore e mezzo non prevedeva pause tra una canzone e l’altra. Solo le dinamiche cambiano, le pause erano musicali. Il pubblico ha reagito bene, esattamente come me. Inizialmente ero incredulo, disabituato, felice ma anche stranito da una situazione che per me era nuova“.
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Ha raccontato anche di un momento che lo ha colpito particolarmente: “A un certo punto senza pensarci mi sono trovato a rotolare tra le mani del pubblico e dopo poco a inveire contro gli smartphone. C’è stato un vero boato, da lì poi qualcosa in più si è aggiunto. Era come se aspettassero quel gesto e quella parola senza poterlo sapere. Ho visto il pubblico liberarsi ancora maggiormente e mi hanno restituito un’energia davvero incredibile”. Tutto questo dimostra ancora una volta la grande potenza della musica.
