Damian Marley in concerto in Italia per una data incredibile

Damien Marley

Venerdì 2 settembre 2016
DAMIAN MARLEY in concerto
in apertura Sud Sound System
in chiusura Gappy Ranks e Pakkia Crew

ARENA MASSERIA OSPITALE
Lecce Torre Chianca
Inizio ore 21.00 – Ingresso euro 30

L’evento, organizzato da High Grade, Molly Arts e Coolclub, sarà arricchito – prima e dopo l’esibizione del cantante giamaicano conosciuto in tutto il mondo come “Junior Gong” – dal live dei Sud Sound System,  ambasciatori del reggae italiano che hanno festeggiato 25 anni di storia con un tour in Giamaica, e dalla dance hall di Gappy Ranks, artista inglese ma con origini caraibiche che ha uno stile versatile che spazia da un robusto deejay style con influssi dai maestri del passato, ad un approccio più melodico, e Pakkia Crew, sound romano che nasce nel 2007 e propone uno stile particolare e impeccabile che combina perfettamente gli inconfondibili e diretti “speechs” dei due MC alle attente selezioni dei dj/selecta.

DAMIAN MARLEY

Figlio di Bob Marley e di Cindy Breakspeare (Miss Mondo 1976), Damian cresce con la madre a Kingston. Nonostante i pochi contatti avuti con il padre (morto quando lui aveva circa 3 anni), sembra volerne seguire le tracce nel mondo della musica. A soli tredici anni forma infatti la sua prima band, gli Sheperds, e nel 1994, acquisito il soprannome Junior Gong (quello del padre era Tuff Gong), inizia a lavorare ad un progetto da solista. “Mr. Marley”, il primo album firmato Damian “Junior Gong” Marley viene così pubblicato nel 1996: la produzione è del fratello Stephen e in copertina appare una foto di Bob Marley che tiene in braccio il piccolo Damian. Come dire: un affare di famiglia. Il disco rivela il precoce talento di un artista appena diciottenne, ma è con la seconda prova, “Halfway Tree”, che Damian Marley diventa una nuova stella del reggae. L’album vince un Grammy come miglior album reggae del 2001, e nel frattempo svecchia e aggiorna il genere mescolandolo sapientemente con l’hip-hop, l’r&b e la dancehall. È lui, ormai, il vero erede del leggendario padre. Con il terzo lavoro in studio, “Welcome To Jamrock”, pubblicato nel settembre 2005, arrivano anche il successo e la notorietà internazionali e due Grammy come miglior album reggae e come migliore Urban/Alternative Performance, soprattutto grazie all’omonimo singolo di lancio: un duro e tagliente reggae-hip-hop, costruito su un sample di Ini Kamoze (profeta del reggae anni ’80), che affronta il dramma dei ghetti jamaicani e raggiunge i primi posti delle classifiche statunitensi. In cabina di regia c’è sempre l’abile fratello Stephen Marley, il disco vanta collaborazioni con Black Thought dei Roots (in “Pimpa’s Paradise”) e con Nas (in “Road To Zion”). La definitiva incoronazione come miglior artista reggae sulla terra arriva con la collaborazione con il rapper Nas con il quale a maggio del 2010 registra Distant Relatives seguito da un tour che vede sold out in tutto il mondo. Dal 2011 è anche componente di una superband rock chiamata Super Heavy, composta dal cantante dei Rolling Stones, Mick Jagger, dall’attrice e cantante soul Joss Stone, dal produttore e polistrumentista Dave Stewart degli Eurythmics, dal compositore di colonne sonore indiano A. R. Rahman e da Marley. Nello stesso anno registra un singolo con Bruno Mars utilizzato per il lancio del lavoro discografico di quest’ultimo. Seguono tra il 2013 e il 2015 i tre volumi  di “Set Up Shop” per l’etichetta Ghetto Youths International, che stabilizza e formalizza la collaborazione col fratello Stephen: oltre ad ospitare le più belle voci della musica jamaicana e non solo, la collezione lancia la terza generazione dei Marley con due tracce di Jo Mersa, figlio di Stephen, la notevole “Treat You Right” di Daniel Bambaata, figlio di Ziggy, e “Cry to me” di Skip Marley, figlio di Cedella. Il recente singolo “Nail Pon Cross” ha anticipato l’uscita (prevista per l’autunno) del suo nuovo album “Stony Hill“.
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