Marco Rotelli è un giovane artista di cui gli addetti ai lavori stanno iniziando a parlare e che il pubblico sta iniziando ad apprezzare. Ad un mese dal lancio dell’artista con il singolo “Il mio domani” i numeri raccontano che l’intraprendenza di New Music International, nonostante le difficoltà evidenti del mercato della musica, sta premiando l’intero progetto. CheMusica.it ha così contattato Marco per farsi raccontare un po’ della sua vita e del suo approccio con il mondo della musica.
D: Hai 22 anni e la passione della musica ti accompagna fin da quando eri piccolo. Per farti strada hai contattato Marco Sfratato, legato ai Modà, e lui si è innamorato della tua voce. Ci racconti un po’ come è andata?
Ero in un periodo molto particolare, avevo ricevuto una buona dose di delusioni. In quel periodo era uscito il libro scritto da Kekko sulla storia dei Modà. E’ lì che ho letto il nome di Marco Sfratato, scopritore del gruppo. Mi sono detto… ma si proviamoci, tanto non mi risponderà mai. Gli ho mandato un brano su Facebook, “Un brivido che sale”che tra l’altro sarà contenuto nell’ album d’esordio. Dopo circa due ore lui mi ha risposto e mi ha detto che voleva incontrarmi la sera stessa.
Era il 3 Maggio 2012. Da quella sera, abbiamo lavorato insieme ininterrottamente per due anni. E poi Marco ha presentato tutto il materiale che avevamo realizzato alla New Music International, etichetta alla quale 10 anni prima portò proprio i Modà, facendoli conoscere al pubblico.
2- Non hai intrapreso la carriera dei talent, come mai? Cosa ne pensi? Sono una buona vetrina o sono effimeri?
I talent non mi piacciono. Sembra che lì tua abbia una sola possibilità: se non vinci, hai finito. Credo invece che sia necessario arrivare al grande pubblico lentamente e farsi amare un po’ alla volta. Ammesso di avere la possibilità di farlo.
3- L’album sta per uscire, ci dai qualche anteprima? Come sarà?
Io lo amo tantissimo. E’ il primo album della mia vita, non potrebbe essere altrimenti. Ovviamente ci sarà dentro il singolo “Il mio domani”, che tante soddisfazioni ci ha dato questi mesi. Ogni singolo stato curato in maniera maniacale, ci saranno 11 brani, sono stati chiamati musicisti del calibro di Giorgio Cocilovo alle chitarre, Diego Corradin alle batterie e Rossano Eleuteri al Basso. Il Maestro Mario Natale lo sta arrangiando con la collaborazione di Sebastiano Zucchelli, il direttore musicale del mio gruppo e mio arrangiatore personale. Ci sarà anche un duetto… Con un cantante che io amo molto. Che dire. Sono molto felice.
Ogni tanto pubblico qualche frase delle canzoni che sto realizzando o qualche foto delle registrazioni in studio nei miei profili sui social: su Facebook c’è la mia fanpage ma anche un fanclub creato da alcune ragazze deliziose! Facebook è il social sul quale mi si trova più spesso, ma sono anche su Twitter, Google+ e su Youtube, con il mio canale.
4- Sei giovane, ma intraprendente. Se dovessi scegliere di fare un duetto con quale grande della musica ti piacerebbe farlo?
Senza alcun dubbio: Kekko dei Modà. Ma mi piace molto anche Debora Iurato vincitrice di Amici lo scorso anno.
5- C’è qualche artista del passato o attuale che ti ha influenzato e a cui ti ispiri?
Amo molto Claudio Baglioni, sono fortemente ispirato da Battisti e da Mogol. Ma poi, quando scrivo, sono solo me stesso. Con le mie paure, le mie incertezze, la mia vita i miei amori passati.
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