Ecco da dove è nata la leggenda per cui David Bowie sarebbe un vampiro

3rd February 1973: David Bowie (David Robert Jones) pop star and actor. (Photo by Evening Standard/Getty Images)

Il 3 giugno 1968 in Union Square a Manhattan Andy Warhol viene ferito gravemente da tre colpi di pistola sparati da Valerie Solanas, attivista femminista con dei problemi mentali probabilmente dovuti alle violenze subite da piccola. Una volta ricoverata, dopo la confessione dell’attentato, a Valerie venne diagnosticata la schizofrenia paranoide e, nei suoi deliri, diceva di voler salvare il mondo dai vampiri.

Warhol era quindi un vampiro? Leggende, ma la verità su questa storia rimane molto particolare perchè effetivamente, sulla scena del crimine non vi era nulla. Poco sangue, nessuna pistola e il caso sembrava essere già chiuso. Inoltre le ferite riportate da Andy sembravano non essere derivate da una arma da fuoco. Così un detective iniziò a seguire una sua pista e controllà tutti gli artisti e i musicisti che frequentavano la “Factory” di Andy Warhol perchè, intorno alla Factory, la criminalità e gli omicidi erano numerosissimi e molto particolari: le vittime sembrano essere sempre sgozzate e dissanguate.

Cosa c’entra questo con David Bowie? Semplice. Bowie era un assiduo frequentatore della Factory e, anche sul suo conto, di leggende ne circolano parecchie. Compresa quella di essere un vampiro, proprio come successe a Warhol.

David Bowie. Un genio della musica che nonostante lo scorrere del tempo si è adattato sempre alle novità. David Bowie è stato l’extraterrestre Ziggy Stardust, un Duca Bianco, un dandy neo-romantico. Immortale e cangiante insomma. Forse troppo visto che, una truccatrice ha ammesso di aver lavorato con Bowie e nel documentario “Secret of the Star” ha dichiarato: “E’ l’unico artista che mi ha chiesto di farlo sembrare vecchio. Di disegnargli le rughe”.

Questi e altre elementi hanno accresciuto le teorie secondo cui Bowie fosse un vampiro, ma non solo. In “Miriam si sveglia a mezzanotte” di Bowie vi  una sorta di confessione delirante di Bowie stesso che interpeta un violinista vampiro che improvvisamente inizia a invecchiare. Niente patti col diavolo quindi, niente incantesimi alla Dorian Gray. Ecco come nasce la teoria secondo cui il Duca Bianco non sia umano.

Teorie, fantasie. Ma la verità è che Bowie frequentava tantissimo la Factory di Warhol, ma dopo l’attentato la situazione è cambiata. Molti personaggi legati a quel mondo iniziano a morire fino alla scomparsa stessa di Warhol, chiamato Drella, un soprannome nato dall’unione tra Dracula e Cinderella. David non moriva però, diventava famoso e Andy Warhol, prima di morire, visse questo successo come una sorta di tradimento.

Tornando alle teorie secondo cui Bowie non era un umano c’è un altro episodio che ha fatto pensare molto gli storici e i critici musicali. Durante le riprese di un suo film, Bowie andò a visitare una mostra di strumenti antichi e rimase molto impressionato da uno Stradivari, violino famoso e ricercato. Fece di tutto e, alla fine, riuscì ad averlo sul set per suonare una melodia molto particolare “Il trillo del Diavolo”. Questa composizione è a sua volta circondata dal mistero perchè si diceva che solo Paganini potesse suonarla e che le sue capacità musicali fossero così grandi al punto di non essere umane: aveva stretto un patto col diavolo.

Ecco quindi da dove è nata la leggenda e teoria secondo cui David Bowie fosse in realtà un vampiro.

 

 

 

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