Un famosissimo rapper statunitense è stato ucciso a colpi di pistola. Il mondo della musica piange la sua scomparsa.
Un rapper celebre in tutto il pianeta è stato ucciso brutalmente. Il mondo della musica non può fare che piangere la sua scomparsa, e ammiratori e colleghi ora sono uniti nel ricordo. Era considerato in assoluto uno dei più grandi della storia e dei più influenti nel suo genere, l’hip-hop. Cresciuto nel quartiere di Brooklyn, prima di cominciare a dedicarsi alla musica aveva avuto alcuni problemi con lo spaccio di droga, ma subito dopo aveva deciso di cambiare strada per dare una svolta alla propria vita.
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Il successo è arrivato sin dal primo album, e da allora non ha mai smesso di ampliare la propria notorietà sino a divenire una delle più importanti figure della scena dell’East Coast, in contrapposizione a quella molto più in voga della West Coast che all’epoca andava per la maggiore. Nulla sembrava poter fermare la sua inarrestabile ascesa, se non purtroppo proprio quella terribile sparatoria che ha messo fine alla sua giovanissima vita a soli 24 anni.
Famosissimo rapper ucciso: per la musica è uno dei giorni più tristi della storia
L’episodio di cui vi stiamo raccontando risale ormai al lontano 9 marzo del 1997, ma il mondo non ha mai dimenticato uno dei suoi rappresentanti più bravi. Aveva classe e talento, ma quella terribile mattina venne stroncato a Los Angeles da quattro colpi di pistola al petto. Nei soli Stati Uniti aveva venduto 17 milioni di copie, e subito dopo la morte venne pubblicato il suo secondo ed ultimo album “Life After Death”.
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Lui è l’indimenticabile Notorious B.I.G., che ha conosciuto una carriera breve ma costellata da un successo enorme. Quel 9 marzo, alle 00:30 circa, aveva appena lasciato una festa interrotta dalla polizia per sovraffollamento. Dopo essersi seduto sul sedile del passeggero in auto con un amico, venne affiancato da una Chevrolet Impala. Il conducente del veicolo a quel punto ha abbassato il finestrino e gli ha sparato quattro colpi nel torace. Il resto è la cronaca di una delle giornate più buie della storia della musica recente.
