Francesca Michielin racconta come è nato 2640, il suo nuovo album

“Il disco è nato velocemente, è stato un processo vulcanico mangiando tanti falafel con gli amici che hanno lavorato con me“. Presenta così 2640 il nuovo lavoro di Francesca Michielin disponibile da venerdì 12 gennaio su etichetta Sony Music. Abbiamo già avuto un assaggio con il singolo Vulcano, certificato platino, e con Io non abito al mare, ma ora siamo pronti per il nuovo disco di Francesca Michielin che contiene 13 brani.

“Nel disco ci sono tre legate anime diverse legate al logo con tre triangoli: rosso, azzurro e verde. Il vulcano rosso rappresenta l’esplosionee l’importanza di comunicare. Il triangolo azzurro è il mare e rappresenta il concetto di imparare ad ascoltare, mentre il triangolo verde è la montagna da cui io provengo e rappresenta l’importanza di immaginare. Voglio convogliare tutte queste energie insieme perchè mi rappresentano. Ho 22 anni so cosa non voglio”

C’è anche lo sport ad esempio nella canzone Alonso:”È un brano nato a marzo del 2017, era appena iniziata la Formula1 e io guardavo Alonso e vedevo che lottava e si incavolava, è molto sanguigno. L’ho conosciuto e mi piace perchè è dolce ma si incazza tantissimo…è come me!“.

L’importanza di comunicare per Francesca è poi fondamentale: “Comunichiamo sempre più veloce , ma anche peggio. Credo sia più facile fraintendersi. La comunicazione in questo disco è legata al viaggio, la mia generazione può andare ovunque, conoscere un sacco di cose e posti, comunicare con tutti, ma abbiamo perso qualcosa. Così mi sono chiesta cosa non voglio perdere”.

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