Ghali e il difficile rapporto col padre: “Quando andavo in carcere…”

Il rapper milanese Ghali e il rapporto complicato con il padre, incarcerato da quando lui era solo un bambino: “Mi ha abbondanato”. Il suo triste racconto.

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Ghali e il difficile rapporto con il padre (Instagram)

Nato a Milano nel maggio del 1993, Ghali è uno dei più conosciuti e talentuosi rapper italiani. Si avvicinato alla scena rap milanese sin da ragazzino, iniziando a scrivere fin da subito i primi pezzi e facendosi conoscere con il soprannome di Fobia. Grazie alle sue innate qualità sia nello scrivere che nelle performance live, si fa notare subito di alcuni grandi artisti italiani del calibro di Fedez e Guè Pequeno. Da allora è iniziata la sua scalata al successo.

Tra il 2014 e il 2016 ha iniziato a pubblicare i primi singoli sul suo canale YouTube, facendosi conoscere da un pubblico sempre più vasto. La grande notorietà arriva per lui dopo una serie di esperienze nel mondo del rap e dell’hip hop italiano, quando pubblica il fortunato pezzo Cara Italia. Oggi è unico nel suo genere ed è sicuramente conosciuto per essere alternativo e molto particolare in tutto quello che fa, ma cosa sappiamo della sua vita privata? Il rapper ha parlato del difficile rapporto con il padre, e delle volte che da bambino lo andava a trovare in carcere. Il suo racconto è molto toccante.

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Ghali e il racconto sul padre: “Mi ha abbandonato”

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Ghali (Instagram)

Il rapper ha vissuto un’infanzia molto tormentata, soprattutto poiché sentiva la mancanza di una figura fondamentale: quella del padre. Incarcerato sin da quando Ghali era piccolissimo, il padre non ha evidentemente mai creato un buon rapporto con suo figlio. Durante un lungo sfogo social Ghali ha precisato: “Certe cose non ti abbandonano, al contrario delle persone.

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Nelle sue canzoni ci sono riferimenti molto chiari al difficile rapporto che da anni sembra aver con il genitore: “Mio padre non c’è, se n’è andato via, ha pensato a sé, non è colpa mia” dice in un pezzo. Ospite a L’Assedio il rapper ha ricordato: “Quando andavo a trovare mio padre in carcere credevo che tutti i bambini ci andassero, che tutti i miei compagni di classe avessero il padre in carcere“. Il pensiero candido di un bambino che ancora doveva scoprire il mondo.

 

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