Tutti conosciamo Giusy Ferreri per la sua musica, ma non molti sanno che ha avuto un problema al cuore congenito. Il racconto della sua patologia commuove.
La cantante è in gara al Festival di Sanremo 2022, sicuramente c’è da capire meglio qual è la sua condizione di salute che non tutti conoscevano.
Nata a Palermo il 18 aprile del 1979 raggiungendo un successo straordinario. L’exploit era arrivato quando l’avevamo vista arrivare seconda nel talent show X Factor. Detiene dei record importanti per la storia della musica italiana come quello del singolo più venduto con 2.6 milioni di copie al mondo.
Il suo primo album, che raccolse un discreto successi, è “Non ti scordar mai di me” del 2008 e che ha regalato al pubblico grandissima considerazione. Da quel momento sono tanti i brani che hanno animato le estati degli italiani con canzoni che sono state in grado di diventare virali anche nell’epoca degli albori dei social network.
LEGGI ANCHE >>> L’annuncio che tutti aspettavano su Giusy
Proprio nel 2008 si è fidanzata col geometra Andrea Bonomo. I due hanno avuto una figlia di nome Beatrice nata il 10 settembre del 2017. Sono tantissimi i successi che l’hanno accompagnata nel tempo e che le hanno permesso di raggiungere il cuore degli italiani con grande personalità.
La malattia di Giusy Ferreri
Non tutti sanno che Giusy Ferreri ha avuto un problema al cuore, una difficoltà che si porta dietro da quando era bambina e che l’accompagna ancora oggi. Andiamo a scoprire qualcosa di più su questa patologia che colpisce molti bambini.
Si tratta di una sindrome che porta il nome di Wolff Parkinson White. Si tratta di un problema che ha superato a ventuno anni in seguito a due interventi chirurgici. È una malattia congenita da anomala conduzione cardiaca. Si tratta della presenza di uno o più fasci atrio-ventricolari che danno causa a episodi di tachicardia anche se sporadica.
LEGGI ANCHE >>> Aveva solo 15 anni
Si tratta di una sindrome molto rara visto che si parla di una prevalenza media stimata in 1/450. E dire che colpisce soprattutto il genere maschile, 70% dei casi, in giovane età. Durante la vita del feto alcuni fasci collegano gli atri ai ventricoli e poi scompaiono fatta eccezione del fascio di His. In alcuni pazienti però questi fasci persistono e danno vita a questo tipo di anomalia.
L’intervento a cui ci si sottopone per superare del tutto il problema è un’ablazione transcatetere con radiofrequenza. Viene sviluppata da cardiologi specializzati in elettrofisiologia. Va detto che però l’operazione non è eseguibile in tutti i soggetti.