La splendida Giusy Ferreri ha rivelato un terribile episodio affrontato in passato e legato alla droga: allora aveva solo 15 anni. Ecco il suo racconto.
La cantante italiana Giusy Ferreri torna ad intrattenerci con la sua meravigliosa musica: stasera salirà infatti sul palco di Battiti Live, l’evento musicale condotto da Elisabetta Gregoraci e Alan Palmieri. La nuova puntata dello show andrà in onda stasera in prima serata su Italia 1 e si preannuncia già molto promettente. Sul palco ci saranno grandi artisti della musica italiana e internazionale, tra i quali spiccano i nomi di Michele Bravi, Bob Sinclar, Emma e naturalmente anche Giusy Ferreri.
La cantante vincitrice di X Factor si esibirà insieme a Takagi e Ketra con il bellissimo brano Shimmy Shimmy, che è già diventato un tormentone di questa estate 2021. Uno dei progetti musicali più famosi dell’artista è l’album L’attesa, rilasciato lo scorso 2014. Il secondo singolo estratto dall’album fu La bevanda ha un retrogusto amaro e purtroppo racconta una storia vera. Scopriamo cosa ha voluto svelare la cantante.
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Giusy Ferreri e l’episodio con la droga: “Per fortuna mi sentii male subito”
Come riporta Il Messaggero, tempo fa la cantante svelò un episodio che riguarda il suo passato ma che spesso, purtroppo, succede a tantissime altre giovani ragazze ancora oggi. Giusy Ferreri raccontò che: “A 15 anni, in discoteca, mi diedero la droga dello stupro“. Per fortuna si sentì subito male, e riuscì ad evitare il peggio. Parlando dell’album la cantante siciliana ammise che questa particolare canzone voleva essere un’esortazione a non aver paura della verità e che si rivolegeva a tutti i giovani che vivono la realtà delle discoteche.
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La canzone è un brano che la cantante ha scritto quando era a Londra con il famoso produttore Yoad Nevo. Racconta la storia tragicomica di una ragazza e di una serata in discoteca e dell’assunzione inconsapevole di droga. La ragazza in questione cerca di negare l’accaduto, infatti la Ferreri disse: “Il suo ricordo è distorto e confuso perchè la sua reazione è negare, ma questo brano è un’esortazione a non avere paura della verità.”
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