Il matrimonio tra due star della nostra canzone non è stato ritenuto valido in Italia. Il motivo vi lascerà a bocca aperta: sapete chi sono?
Il matrimonio tra due famosissimi artisti della musica italiana non è stato ritenuto valido. La notizia ha suscitato subito enorme clamore, visto che stiamo parlando di due dei maggiori rappresentanti del nostro panorama. Belli, bravi e pieni di talento: all’apice della carriera decidono di sposarsi, evidentemente però non hanno fatto i conti con un paio di cavilli che hanno impedito loro di convolare a giuste nozze.
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I due quando si innamorano stanno vivendo il loro momento d’oro. Lei infatti, nativa di Venezia, è considerata una delle voci più sensuali della storia. Le interpretazioni ribelli e spudorate unite ad una serie di comportamenti provocatori ne fanno un’autentica icona della trasgressione dentro e fuori dal palco. Lui invece è nato in Toscana, a Pontedera, ed è stato per anni cantante e bassista di quella che ancora oggi è la band italiana in assoluto più amata, salvo averla lasciata per intraprendere un percorso solista di altrettanto successo.
Il matrimonio non è valido: sapete chi sono gli sposi?
Una è la regina del Piper Nicoletta Strambelli, in arte Patty Pravo, che a partire dalla fine degli anni Sessanta ha raggiunto un grandissimo successo grazie a brani immortali, tra cui “Pazza Idea”, “Pensiero Stupendo” e “La Bambola”. L’altro è il grandissimo Riccardo Fogli, che in quel periodo ha fatto sognare l’Italia insieme ai mitici Pooh. La storia però non finisce qui.
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Siamo nel 1973, e tra i due improvvisamente scocca una passione fortissima. A quel punto decidono di sposarsi e vanno in Scozia, a Gretna Green. Purtroppo però hanno dimenticato un piccolissimo “particolare”, chiamiamolo così: entrambi in quel momento sono già sposati, lui con la cantante Viola Valentino, lei con l’arredatore romano Franco Baldieri. Meno male per loro che il rito celtico con cui sono stati dichiarati marito e moglie non è nemmeno valido dalle nostre parti, altrimenti una volta rientrati in Italia avrebbero rischiato di esser perseguiti per bigamia.
