Terremoto post Sanremo: “Incivile!”, scambio violento di accuse al termine del Festival della canzone italiana: che cosa è successo.
Nonostante il Festival di Sanremo 2023 si sia ormai concluso, in prima pagina e nei principali salotti televisivi si continua a parlare della celebre kermesse della canzone italiana.
Al centro dei dibattiti non ci sarebbe soltanto la musica, ma anche una serie di riflessioni di natura politica che nel corso della manifestazione si sono sollevate a partire dagli interventi dei cantanti in gara e dei vari ospiti. A tal proposito, sarebbero di fatto arrivate delle pesanti accuse. Ecco che cosa è successo.
Terremoto post Sanremo: violento scambio di accuse
Anche quest’anno a proposito del Festival di Sanremo sono arrivati tanti complimenti, ma anche alcune pesanti critiche. Se da un lato infatti è stato molto apprezzato lo spettacolo portato sul palcoscenico dell’Ariston, dall’altro non sono mancati anche alcuni episodi che hanno dato vita ad accuse e polemiche. In particolare, a livello politico. Il Sanremo di Amadeus avrebbe di fatto suscitato il disappunto del centrodestra, tanto che durante la conferenza stampa conclusiva del Festival sarebbe già stata sollevata l’ipotesi di un possibile sollevamento di Amadeus dal ruolo di direttore artistico nel 2024.
A queste parole il conduttore Rai ha replicato: “Se dovessero mandarmi via, che devo fare? Me ne vado”. E subito dopo: “Se il mio mandato dovesse finire qui faccio le valigie, ma conserverò per tutta la mia vita il ricordo di quattro anni bellissimi”. Amadeus, infatti, ha detto di essere felice di aver portato sul palco le proprie idee, perché anche quando si sbaglia l’importante è farlo con la propria testa. Ad ogni modo, saranno i numeri a parlare e a rivelare se il prossimo Festival di Sanremo potrà fare a meno o no di Amadeus…
“Incivile!”: parole durissime
Anche il direttore dell’intrattenimento del Prime Time Rai Stefano Coletta ha voluto spiegare che dietro all’organizzazione del Festival di Sanremo non ci sarebbe mai stata la volontà di fare politica, ma solo quella di regalare ai telespettatori un grande spettacolo.
“Non c’è Sanremo se non c’è polemica” ha dichiarato Coletta. “Ma ribadisco per l’ultima volta che il prodotto televisivo è un lavoro che vuole parlare a chi guarda la tv senza alcun indottrinamento” ha concluso. Amadeus si è sentito, quindi, di difendere oltre che il proprio lavoro anche quello del direttore. “Le esternazioni politiche fanno parte della natura di una kermesse così importante, ma trovo incivile che si attacchi un dirigente della tv pubblica sul piano personale”.