Jim Parsons nel film sul serial killer Ted Bundy insieme a Zac Efron

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Jim Parsons, ossia Sheldon di The Big Bang Theory, sarà nel film su Ted Bundy (famosissimo serial killer colpevole di aver ucciso più di trenta donne) con Zac Efron. È questa la notizia che ha fatto impazzire i fan del famoso attore nelle ultime ore. Il film si chiamerà “Extremely Wicked, Shocking Evild and Vile” e altro non è che un biopic, ossia un film sulla vita del serial killer Ted Bundy.

Tutto il cast del biopic su Ted Bundy

Nel cast avevamo già trovato Zac Efron, artista affermatissimo e attore di successo, ma ora arriva un’altra notizia bomba per chi, negli anni, ha amato Sheldon Cooper, lo scienziato nerd di The Big Bang Theory: anche lui, Jim Parson, sarà nel cast. Tra gli altri troviamo anche Haley Joel Osment, Terry Kinney, Lily Collins, John Malkovich, Kaya Scodelario, Angela Sarafyan e Jeffrey Donovane Dylan Baker.

Insomma un cast di attori di tutto rispetto voluto anche dal regista Joe Berlinger già noto alle cronache per aver diretto il documentario che racconta la storia dei Metallica: “Some Kind of Monster” e anche l’horror Blair Witch 2.

Che ruolo avrà Jim Parsons nel film?

Il ruolo di Parsons sarà quello di Larry Simpson, un avvocato dell’accusa contro Bundy in un processo, precisamente quello svolto a Miami nel 1979 che decise la condanna del serial killer.

Chi era Ted Bundy: il serial killer definito l’incarnazione del male

La storia di Bundy, famosissimo serial killer, all’epoca dei fatti aveva sconvolto il mondo intero e, lui stesso, si definì “il più gelido figlio di puttana che incontrerete mai”. Confessò infatti di aver ucciso circa 30 persone in uno spazio temporale di quattro anni, ma secondo le forze dell’ordine le persone uccise potrebbero essere molte di più. Si trattava di giovanissime ragazze, che ammaliate dal suo fascino, oppure impietosite se decideva di interpretare magari uno storpio, si lasciavano convincere a seguirlo e poi Bundy le aggrediva. Alcuni rapporti della polizia parlano anche di Bundy che tornava sul luogo del delitto per avere rapporti sessuali con i cadaveri. Alla fine l’assassino dopo la confessione ricevette tre condanne a morte e finì giustiziato sulla sedia elettrica nel 1989.

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