Una notte di festa e gioia si è trasformata in una vera tragedia. Un concerto che doveva far ballare e cantare ha portato alla morte di 22 persone.
Tutti ricorderanno il concerto di Manchester della pop star Ariana Grande che porta indietro a quattro anni fa. Erano le 22.30, ora locale, quando un’esplosione ha travolto le vite di 22 persone. Ci trovavamo alla Manchester Arena che è la struttura più grande all’interno in Europa. Al suo interno troviamo oltre 21mila posti, al centro c’erano purtroppo tantissimi giovani che affollavano il posto che improvvisamente si è bagnato di morte e grande terrore. Una cosa che non avremmo mai voluto raccontare in una situazione complicata da gestire anche per i media inglesi. Tanto che si sono rincorse notizie mediatiche molto contrastanti che hanno raccontato situazioni al limite del paradossale.
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Kamikaze al concerto, una grande tragedia
La polizia di Manchester ha raccontato una tragedia con ben 22 persone morte nell’esplosione. Da questa situazione si sono verificati anche 60 feriti. La prima vittima riconosciuta è Georgina Bethany Callander di 16 anni. Il Telegraph sottolinea poi che sono 12 le persone che si sono disperse. L’atto terroristico è stato compiuto da una sola persona che è stato identificato come un kamikaze visto che è morto anche per l’esplosione. Tra i morti ci sono stati anche dei bambini con testimonianze davvero molto difficili da accettare.
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La bomba era stata piazzata attorno alla zona del foyer non molto lontana dalle biglietterie. Proprio lì sopra c’erano gli spalti. Il Mirror ha sentito dei testimoni oculari che hanno specificato si trattasse di una bomba imbottita di chiodi. Le immagini registrate sono veramente forti e hanno fatto vedere attimi di panico generale. La Bbc ha parlato di indagine affidata alla North West Counter Terrorism Unit. A collaborare ci sono anche i rinforzi dell’antiterrorismo di Scotland Yard. Anche l’allora premier britannica Theresa May ha parlato raccontando il suo cordoglio e la solidarietà per quanto accaduto.