Va tanto di moda ultimamente nelle palestre proporre cosi di danza mista ad attività fisica pura e semplice. Se abbiamo iniziato con la zumba, ora è arrivata la cumbia. Ma cos’è veramente la cumbia?
Si tratta, in origine, di una musica popolare accompagnata al canto e ad una particolare danza colombiana. E’ collegata direttamente alla cumbiamba, una danza circolare eseguita da uomini e donne in spiaggia a piedi nudi, attorno a grandi falò. La denominazione di questa danza, cumbia appunto, rimanda al mondo africano perchè in molti dialetti il termine “Kumb” significa suono o rumore e quando gli africani vennero schiavizzati nelle piantagioni in Colombia venivano chiamati kumbè. Da questa origine più di gruppo, la cumbia oggi è un ballo di coppia in Perù, Argentina e Cile.
Altra storia invece è quella della cumbia villera, una variante della musica folk colombiana nata nei quartieri poveri di Buonos Aires che ha sonorità nettamente più commerciali con testi che parlano di crimini e droga.
La cumbia, tirando le somme, ha così tre anime: quella africana con la relativa struttura ritmica e le percussioni, quella indigena con i flauti, e quella occidentale con le variazioni melodiche e le coreografie. Il ritmo di questa musica è molto sincopato e gli strumenti principali utilizzati sono:
- tambora: marca il basso
- tamburo allegro: porta avanti la linea ritmica di base della canzone
- campanello: segna il ritmo in controtempo
- maracas
- flauto di milio