Lutto nel mondo della musica | Era un punto di riferimento, dolore immenso

È morto un simbolo autentico della nostra musica. Lascia un grande vuoto, sarà difficilissimo rimpiazzarlo.

E’ morto negli scorsi giorni uno dei personaggi chiave per la musica friulana e non solo. Il suo è uno di quei nomi difficili da dimenticare, visto che ha lasciato un segno indelebile nel cuore dei suoi cari.

Personaggio — Era stimato ed apprezzato da moltissime persone (Pixabay)

La notizia ha provocato immediatamente reazioni di sconforto in tantissime persone, che purtroppo sono state prese alla sprovvista. Tutti quelli che gli volevano bene, musicisti, amici e colleghi, adesso non possono fare altro che stringersi nel dolore della perdita, visto che con lui se ne va un vero punto di riferimento ed un pilastro per la propria comunità.

Nelle ultime ore è stato un susseguirsi di testimonianze d’affetto. Aveva sessantaquattro anni, purtroppo un brutto male, contro il quale lottava da tempo, se lo è portato via. E’ sempre difficile trovare le parole in queste occasioni, soprattutto quando si parla di un personaggio così appassionato che metteva tutto quello che aveva nel proprio mestiere, nel tentativo di insegnare e continuare ad imparare.

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Gli ultimi tempi non erano stati affatto semplici, eppure era un professionista gentile ed esemplare che malgrado tutto non aveva mai perso il suo spirito d’iniziativa e la voglia di fare. Un amore per la musica viscerale e profondo, così lo descrive chi lo conosceva: non a caso a Udine, dove risiedeva, la notizia della sua scomparsa è stata accolta con un’ondata di commozione. Era tra le altre cose proprietario dello storico negozio di strumenti in via Santa Giustina, quello stesso negozio che oggi espone le saracinesche abbassate. Non era certo Bono Vox, Bon Jovi o Bruce Springsteen, ma quando si parlava di musica, sia che si trattasse di venderla o di suonarla, quanto a grinta non era secondo a nessuno.

Purtroppo stiamo parlando di Marino Blaustig, venuto a mancare nelle scorse ore. In passato aveva avuto varie esperienze con diversi gruppetti locali, tanto che a Udine e dintorni era considerato una vera istituzione. Amava la chitarra, in seguito si era dedicato completamente alla riparazione di strumenti senza però mai perdere un briciolo della sua passione originaria. Lascia una moglie e due figli, oltre al ricordo di un uomo cordiale e gentile. Peccato, un’altra pagina triste in un anno particolarmente sforunato per la musica.

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