Lutto nella musica | Morto un gigante del panorama mondiale

E’ morto un vero e proprio mito per la musica mondiale. Lascia un vuoto enorme, sarà impossibile rimpiazzarlo.

E’ morto mercoledì scorso, 9 febbraio, un mostro sacro del panorama musicale internazionale. Il suo talento ha cambiato il corso della storia, si tratta infatti di uno di quei nomi che sarà praticamente impossibile rimpiazzare a dovere.

La notizia ha gettato immediatamente nello sconforto milioni di ammiratori, che purtroppo  hanno avuto un brusco risveglio. Adesso fan e colleghi non possono fare altro che stringersi nel dolore, dato che con lui se ne va uno dei musicisti certo più talentuosi e geniali della storia. L’artista era nato in Inghilterra, a Londra, il 21 dicembre del 1948, e sin da giovane si è affermato grazie ad una serie di lavori sofisticati ed all’avanguardia.

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Ha raggiunto l’apice della sua straordinaria parabola nel rock soprattutto nel corso degli anni Settanta, ma anche nei decenni successivi è rimasto un punto fermo ed una delle figure di maggior riferimento per i colleghi. Non ha caso viene considerato da tutti uno degli autentici innovatori nel suo campo, per questo la sua scomparsa sta sollevando un enorme eco mediatica. Oggi tantissimi artisti sono in debito con lui, dato che ha contribuito in maniera decisiva ad accrescere la popolarità di un genere che probabilmente non sarebbe così diffuso se non fosse mai esistita la band che lo ha reso celebre.

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L’artista si è spento a New York, città nella quale abitava ormai da diversi anni. Al momento non sono ancora state rese note le cause del decesso, di certo però se ne parlerà ancora a lungo visto che con la sua scomparsa si chiude un’epoca. Verso la fine degli Sessanta aveva mosso i primi passi assieme a Greg Lake, Peter Sinfield e Robert Fripp, per poi diventare sassofonista di una band che lo ha consegnato al mito.

È morto un autentico mito del panorama mondiale: sarà impossibile sostituirlo

Purtroppo stiamo parlando dell’inimitabile Ian Mc Donald, venuto a mancare due giorni fa all’età di settantacinque anni. Il suo nome resta legato all’epopea dei leggendari King Crimson, il gruppo progressive-rock che ha fatto sognare un’intera generazione. In seguito era entrato a far parte anche dei Foreigner: ci lascia un’eredità impossibile da colmare, fatta di album strepitosi ed alcune magistrali esecuzioni dal vivo.