È morto una vera e propria leggenda della musica mondiale. Sarà impossibile sostituirlo, adesso cambia davvero tutto.
È morto un autentico gigante della musica internazionale, uno di quei nomi impossibili da rimpiazzare adeguatamente. La notizia ha fatto immediatamente il giro del mondo, gettando nello sconforto milioni di ammiratori. L’artista era nato in Germania a Dusseldorf, e sin da giovanissimo si è imposto come uno degli autentici pionieri della musica elettronica. Probabilmente il più grande di tutti, visto che ancora oggi chi decide di comprare una tastiera per avvicinarsi a questo genere non può che prendere ispirazione da lui e dalla band di cui è stato leader e fondatore.
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Quando parliamo di musica elettronica ci riferiamo ad un genere che oggi è diffusissimo e consente di svariare con facilità tra pop, dance, house, ambient a molto altro ancora. Il gruppo in questione ha influenzato enormemente lo sviluppo della musica popolare nel corso degli ultimi cinquant’anni, innestando sonorità sintetiche che all’epoca dei loro esordi non erano però ancora alla portata di tutti. Per questo sono considerati dei veri maestri, e la notizia ha fatto piangere milioni di fan in tutto il mondo.
Il gruppo aveva cominciato a suonare verso l’inizio degli anni settanta, quando due ex-studenti tedeschi del Conservatorio avevano deciso di unire le proprie forze. Inizialmente si facevano chiamare Organisation, in seguito la band assunse il nome che l’avrebbe consegnata dritta alla leggenda. Stiamo parlando dei grandissimi Kraftwerk, ritenuti da tutti i padri dell’elettronica. A loro si sono dichiaratamente ispirati Depeche Mode, Pet Shop Boys, New Order ed un’infinità di band che ai tradizionali basso, chitarra e batteria preferiscono l’uso dei sintetizzatori.
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I Kraftwerk hanno raggiunto un’immensa popolarità con alcuni album rimasti nell’immaginario collettivo. Tra questi “Trans-Europe Express”, “The Man Machine”, “Radio-Activity” e “Tour De France”, solo per citare i più famosi. Il quartetto, di questo si trattava, era composto da Florian Schneider, Ralf Hutter, Karl Bartos e Wofgang Flur. Purtroppo Florian Schneider è scomparso lo scorso 21 aprile del 2020 all’età di 73 anni. Da qualche tempo lottava in silenzio contro un cancro, e la notizia è stata data tramite un post su Facebook divulgato dal dj e produttore musicale Mark Reeder. Della sua vita privata sappiamo pochissimo perché era molto schivo e riservato, ancora oggi però nessuno dimentica il suo enorme contributo alla storia della musica.
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