E’ morto un cantante italiano molto noto ed apprezzato. Per la musica è un giorno davvero triste, lascia un grande vuoto.
Un musicista italiano molto amato ed apprezzato è morto il 14 gennaio lasciando un vuoto immenso. Il mondo della musica è in lutto, visto che stiamo parlando senza esagerazione di uno dei grandi maestri del Novecento.
Chitarrista, musicologo e compositore di straordinarie capacità era nato il 16 novembre del 1941 a Vercelli. Una carriera invidiabile, che ha preso il via nel 1958 quando ha eseguito una serie di brani appositamente composti per lui da diversi autori di varie nazionalità. E’ stato solo il primo passo di un cammino esemplare. Purtroppo da qualche tempo accusava dei gravi problemi di salute, visto che era ricoverato da alcuni giorni all’ospedale Sant’Andrea, nella sua città natale, al reparto malattie infettive.
In breve ha raggiunto un enorme popolarità, tanto che ha tenuto con regolarità concerti in ogni angolo del pianeta. Ha interrotto l’attività dal vivo nel 1981, nel frattempo si è dedicato con passione all’insegnamento e alla composizione. A partire dal 1967 infatti le edizioni musicali Berbén gli hanno affidato la direzione di una collezione di musica per chitarra che portava il suo nome. Aveva compiuto da poco 80 anni, e li aveva festeggiati con delle musiche che lui stesso ha composto approfittando del lockdown.
Morto cantante italiano: ha scritto la storia della musica
Purtroppo stiamo parlando del grandissimo Angelo Gilardino, un autentico signore della musica. Il suo repertorio è davvero inesauribile e comprende brani per chitarra, chitarra e orchestra, opere didattiche e molteplici orchestrazioni. Fiore all’occhiello la raccolta dei “sessanta studi di virtuosità e di trascendenza”, che hanno letteralmente stravolto il nostro modo tradizionale di intendere la chitarra.
Tra i tanti artisti che suonano le sue musiche ricordiamo Cristiano Porqueddu, Angelo Marchese, Alberto Mesirca, Luigi Attademo, Angelo Colone e Lucio Matarazzo.
Tra i tantissimi riconoscimenti ricevuti nel corso degli anni spicca la cittadinanza onoraria del Comune di Lagonegro, in Basilicata. Inoltre si è aggiudicato varie “Chitarra D’oro”, un “Marengo” al Conservatorio d’Alessandria ed un premio alla carriera al Conservatorio “Luigi Cherubini” di Firenze. Considerato da tutti, per stile e tecnica, il vero erede dello spagnolo Andrès Segovia, è riuscito ad infondere il suo amore per la musica a tutti gli allievi. Peccato, una figura così educata ed autentica mancherà moltissimo.