Uno dei personaggi simbolo della storia della musica si è spento proprio l’8 marzo. Con la sua scomparsa è cambiato tutto.
Uno dei personaggi senza esagerazione più importanti di ogni epoca è morto l’8 marzo. Aveva contribuito a riscrivere la storia della musica, senza di lui nulla sarebbe come ora.
Nato a Londra, è salito agli onori della cronaca per una serie di dischi che hanno letteralmente rivoluzionato la storia del rock. Per questo la sua morte è stato un durissimo colpo per milioni di persone, che ancora oggi non riescono a dimenticarlo.
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Una carriera lunghissima nella quale si è distinto anche in ambito letterario e come attore di cinema. Il meglio di sé però lo ha dato sicuramente nel mondo delle sette note, al quale si è avvicinato sin da giovanissimo ispirato dai genitori, che gli regalarono un pianoforte quando aveva solo sei anni. Inizialmente si avvicinò così alla classica, ma con la successiva esplosione del rock n’ roll tutto è cambiato. Una volta terminati gli studi allora ha deciso di fare sul serio, e appena firmato il primo contratto di una certa importanza la strada verso la gloria si è fatta in discesa.
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Il suo nome resta indissolubilmente legato a quella del gruppo considerato all’unanimità il più importante del secolo scorso, ecco perché la data odierna è di quelle da cerchiare in rosso sul calendario. Un giornata nera nella quale il primo pensiero non può che volare ad un artista capace di raccogliere numerosi riconoscimenti anche per le sue attività filantropiche, oltre che naturalmente per una serie di album straordinari che ancora adesso ascoltiamo praticamente ovunque. “Here Comes The Sun”, “Hey Jude”, “Let It Be” e “Strawberry Fields Forever” vi dicono qualcosa?
Ovviamente ci stiamo riferendo ai leggendari Beatles, i Fab Four di Liverpool formati da Paul McCartney, John Lennon, Ringo Starr e George Harrison. Il personaggio di cui però vi stiamo raccontando le gesta oggi è il cosiddetto “quinto Beatle”. Si tratta dell’indimenticato George Martin, nato il 3 gennaio del 1926 e scomparso l’8 marzo del 2016 poco dopo aver compiuto novanta anni. Una regia valida e silenziosa alle spalle del gruppo per il quale ha suonato e prodotto i lavori più importanti, per questo a sei anni dalla scomparsa in moltissimi gli stanno dedicando un ricordo.
