Morto un mito della musica mondiale | Il 5 aprile non si può dimenticare

Un cantante amato in tutto il mondo se n’è andato troppo presto. Nessuno lo ha mai dimenticato, la sua scomparsa non si cancella.

Un cantante apprezzato e stimatissimo in tutto il pianeta è morto molto giovane, per questo la sua scomparsa è stato un duro colpo per il mondo della musica.

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Un repertorio per la verità non lunghissimo ma di tutto rispetto. La band infatti è stata la vera portabandiera della cosiddetta scena di Seattle. Hanno debuttato con “Bleach” nel 1989, che già conteneva alcuni di quei tratti alternativi che avrebbero caratterizzato il loro percorso negli anni a venire. La svolta definitiva però è arrivata nel 1991 con il cambio di sonorità e il celeberrimo “Nevermind”, che ha sancito l’inizio della rivoluzione grunge. Brani come “In Bloom”, “Smells Like Teen Spirit”, “Come As You Are” e “On A Plain” hanno fatto sognare un’intera generazione, prima che il cantante venisse strappato alla vita nel fiore dell’età in una tragica giornata di follia.

Purtroppo stiamo parlando di una delle band più amate di sempre. Dopo il successo di “Nevermind” hanno inciso “Incesticide” e “In Utero”, ma l’incredibile popolarità raggiunta ha avuto come rovescio della medaglia una serie di comportamenti auto-distruttivi che sono costati caro al loro compianto leader. Una voce unica che ha deciso di lasciarci nel peggiore dei modi. Secondo le versioni ufficiali infatti si sarebbe sparato un colpo di fucile alla testa.

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A quasi trent’anni da quel terribile giorno il primo pensiero di ogni amante della buona musica non può che volare a lui. Oggi infatti ricorre il ventiquattresimo anniversario dalla morte di Kurt Cobain, un artista dal carattere fragile e tormentato sulla cui fine se ne sono dette di cotte e di crude. Non sta certo a noi giudicare, resta però vivo il ricordo di un talento immenso che se ne è andato via troppo presto, impossibile dimenticarlo.