È morto un vero e proprio mito dalla musica mondiale. Adesso cambia tutto, sarà impossibile rimpiazzarlo.
E’ morto un autentico mito della musica, uno di quei nomi che sarà praticamente impossibile da emulare. La notizia nelle ultimissime ore ha fatto il giro del mondo, gettando subito nello sconforto milioni di ammiratori. L’artista era nato a Nashua, negli Stati Uniti, e sin da giovane si è affermato a livello internazionale grazie ad una serie di dischi sperimentali ed all’avanguardia. Le sue opere oltrepassavano la barriera uditiva, infatti non era un semplice compositore ma soprattutto un geniale “creatore” di suoni. Un artista dunque a trecentosessanta gradi, come oggi in giro se ne vedono pochi.
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E’ considerato da tutti uno degli autentici pionieri dell’arte sonora e della ricerca elettronica, purtroppo però negli ultimi tempi si era trovato ad affrontare dei gravi problemi di salute. La notizia della sua scomparsa è stata diramata dalla moglie con un lungo e toccante post su Facebook. Oltre ad una fervida attività in studio di registrazione si era reso promotore di alcune visionarie installazioni sonore, grazie alle quali era in grado di analizzare la percezione uditiva ed ogni tipo di fenomeno acustico. In altre parole era un vero scienziato della musica, per questo moltissimi oggi sono in debito con lui.
E’ morto un mito della musica internazionale: sarà praticamente impossibile raccoglierne l’eredità
L’artista è morto negli Stati Uniti nella sua casa di Middletown, nel Connecticut. Ormai da molto tempo soffriva del morbo di Parkinson, purtroppo col passare dei mesi la malattia è progredita sino a non lasciargli più scampo. Il decesso è avvenuto pochi giorni fa, il primo dicembre, ed è stato annunciato con grande dolore dalla sua ex-moglie, anche lei una nota video-artista. Dopo aver portato a termine gli studi in alcune scuole del Massacchussets il musicista durante gli anni Sessanta si è trasferito per un periodo a Roma. L’esperienza italiana è servita a perfezionare le sue già notevoli doti, quindi con il Sonic Arts Group ha cominciato ad esibirsi in giro per l’Europa.
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Purtroppo stiamo parlando del grandissimo Alvin Lucier, che i più ricorderanno dalle nostre parti per aver lavorato a Milano con il compianto maestro Luciano Berio. Ha raggiunto una grande popolarità soprattutto nel corso degli anni Settanta ed Ottanta, grazie agli album “Vespers”, “I’m Sitting In A Room” e “Music For Solo Performer”. Una figura così geniale mancherà moltissimo a tutti.