Uno dei personaggi chiave della storia del rock se ne è andato lasciando un vuoto immenso. Con la sua scomparsa si chiude un’epoca.
Uno dei personaggi più amati e stimati della scena rock internazionale è morto gettando nello sconforto milioni di persone. Senza di lui siamo tutti più soli.
Nato ad Anaheim, in California, è stato per certi versi un pioniere ed un rivoluzionario, per questo possiamo tranquillamente affermare che con la sua morte si chiude un’epoca. Ha contribuito più di ogni altro a rivoluzionare la storia della musica, senza il suo operato difatti nulla sarebbe lo stesso. Moltissimi artisti devono quasi tutto a lui, per questo il 21 marzo, giorno della sua scomparsa, è una data tristissima che chiunque vorrebbe cancellare dal proprio calendario.
Ha cominciato ad interessarsi al mondo delle sette note sin da giovanissimo, in ogni loro accezione e sfumatura. Infatti inizialmente si occupava di elettronica, per poi raggiungere un’enorme popolarità grazie alla chitarra. Per mettere da parte i primi risparmi già ai tempi delle scuole lavorava con gli apparecchi radio, che in seguito gli avrebbero dato modo di affinare quelle competenze fondamentali per affermarsi definitivamente. Resta ancora oggi un autentico punto di riferimento per chiunque voglia avvicinarsi a questo mestiere.
Eric Clapton, Mike Oldfield, Mark Knopfler dei Dire Straits e l’ex Pink Floyd David Gilmour sono solo alcuni di coloro che si sono trasformati in veri mostri sacri grazie a lui, ma ce ne sarebbero ancora migliaia di altri da citare. Un contributo che non si può quantificare, basta però solo ricordare il suo nome che a tutti gli amanti della musica verrà certamente una scossa al cuore.
Purtroppo stiamo parlando infatti dell’inossidabile Leo Fender, maestro liutaio ed imprenditore che ha cambiato la vita a molti di noi. E’ stato infatti l’inventore del modello “Esquire” e di quello “Broadcaster”, primissimi archetipi di chitarra elettrica prodotti in serie grazie al marchio Fender Electric Instrument Manufacturing Company di sua fondazione. In poche parole, una grandissima percentuale delle chitarre comunemente usate nel rock le ha ideate lui, ecco perché il suo cognome resta indissolubilmente legato alle fortune di numerose star. L’aggravarsi della malattia di Parkinson se l’è portato via proprio il 21 marzo del 1991 all’età di 82 anni, ancora oggi però il suo ricordo rimane vivo.