Uno dei musicisti più acclamati ed importanti della scena rock se ne è andato giovanissimo. Con la sua scomparsa si è chiusa un’epoca.
Uno degli artisti più amati ed osannati del panorama internazionale se ne è andato lasciando un vuoto impossibile da colmare.
Con la sua morte possiamo affermare senza esagerazione che si chiude un ciclo, visto che era stato inserito al cinquantunesimo posto tra i migliori di tutti i tempi. Una perdita che fa male, visto che aveva solo ventisei anni. E’ sempre difficile raccontare la scomparsa di qualcuno, ancor più in questo caso visto che stiamo parlando di un talento straordinario che avrebbe potuto dare ancora moltissimo.
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Nato a Londra, nel quartiere nord di Hampstead, aveva cominciato ad incidere con la sua band che non aveva nemmeno diciotto anni. Eppure ha raggiunto subito un successo straordinario, grazie ad alcuni album di elevato spessore artistico. Moltissimi dei colleghi che ancora oggi si avvicinano a questo mestiere dichiarano infatti senza mezzi termini di prendere ispirazione da lui. La sua musica riusciva a fondere con grande abilità blues ed hard rock, un miscuglio di grandissimo fascino che lo ha catapultato alla ribalta planetaria insieme ad artisti del calibro di Genesis, Led Zeppelin e Rolling Stones.
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Il suo nome resta indissolubilmente legato a quello di una band che ha raggiunto il picco della popolarità a cavallo della fine degli anni Sessanta e l’inizio del decennio successivo. Dopo aver pubblicato infatti l’album di debutto “Tons Of Sobs” è arrivato infatti “Free”, che ha segnato un piccolo salto di qualità. La svolta definitiva però è del 1970 con il disco “Fire And Water”, che ha partorito la straordinaria hit “All right Now” in seguito alla quale si esibirono al leggendario festival organizzato sull’isola di Wight.
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La storia che vi stiamo raccontando purtroppo è quella del grandissimo Paul Kossoff, chitarrista dei Free che è scomparso proprio il 19 marzo del 1976. Inevitabile che in questa data il primo pensiero di ogni amante della buona musica voli a lui. Come già accennato in precedenza aveva soltanto ventisei anni, purtroppo la sua situazione di salute si era aggravata in maniera fulminea a causa del ripetuto abuso di sostanze stupefacenti. Lascia in eredità anche l’ottimo album solista “Black Street Crawler” e le compilation “Koss” e “Blue Soul”, oltre che il ricordo di un genio creativo con pochi eguali.