C’è un noto cantante italiano laureato in cardiologia che in passato ha curato anche Massimo Boldi portando avanti una doppia carriera parallela.
Laureato in medicina all’Università di Milano questi si trasferì in Sudafrica per ottenere la specializzazione. Fu anche un grandissimo cantante.
La laurea arrivò nel 1967 con una scelta suggerita dal padre che voleva imparasse a stare vicino alla gente a soffermarsi anche sulla sofferenza. Ottenne poi la specializzazione in chirurgia generale trasferendosi in Sudafrica. Lì partecipò a diversi seminari facendo parte dell’equipe di Christiaan Barnard il primo cardiochirurgo della storia a effettuare un trapianto di cuore.
Ha studiato poi anche a New York alla Columbia Università e poi anche al Queens College. Ancora prima di raggiungere la laurea si era diplomato al Conservatorio dimostrandosi personaggio decisamente duttile e intelligente. Fece il medico cardiologo parallelamente anche alla carriera del musicista fino a raggiungere la pensione.
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Fra i suoi pazienti oltre a Massimo Boldi ci furono anche Teo Teocoli e Renato Pozzetto. Quando gli è stato chiesto ha sempre sottolineato di sentirsi più medico che cantante. È stato inoltre grande sostenitore anche della sanità pubblica. Ha anche specificato più volte di essere stato sempre in grado di seguire meno pazienti per cercare di garantire a tutti un servizio efficiente.
Personaggio di una caratura morale straordinaria nacque a Milano il 3 giugno del 1935 morendo il 29 marzo del 2013 quando era vicino dal compiere 78 anni. Era una persona speciale che in carriera aveva fatto tante cose tra cui anche il cabarettista oltre che il paroliere, lo sceneggiatore e l’attore. Per noi la sua perdita è stata veramente molto pesante.
Enzo Jannacci era un uomo semplice, uno di quelli in grado di commuovere le platee internazionali grazie alla sua personalità e alla sua voglia di fare bene. Proprio per questo motivo aveva deciso anche di continuare a fare il medico nonostante il successo nel mondo dello spettacolo. Un successo che lo portò a diventare un pioniere del rock italiano, formò poi addirittura un duo (i Due Corsari) con Giorgio Gaber.
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Elio lo ricorda
Elio de Elio e le Storie Tese è protagonista di uno spettacolo che si intitola Ci vuole orecchio, stavolta però senza le Storie Tese ma da solo, da solista, con la regia di Giorgio Gallone. È uno splendido omaggio alle splendide canzoni e parole di Jannacci un uomo che ha segnato profondamente il nostro paese non solo dal punto di vista della musica.