Operato due volte al cervello | Come sta oggi il celebre musicista?

Uno dei musicisti più apprezzati di sempre si è trovato a fare i conti con un bruttissimo male, tanto che sono state necessarie due operazioni.

Uno degli artisti in assoluto più amati di ogni epoca ha combattuto per molto tempo contro un terribile male. Ha rischiato la vita, e si è salvato per un pelo. Oggi si parla pochissimo di lui, sapete come sta veramente?

Quasi impossibile immaginare cosa gli avrebbe riservato la vita proprio sul più bello. Da allora ne è passato di tempo, e si stava affermando come uno dei musicisti più bravi e talentuosi della storia. Le sue canzoni hanno fatto sognare un’intera generazione, e il gruppo in cui suona ha venduto decine di milioni di album.

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Nato il 10 ottobre del 1961 a Londra, nel quartiere nord di Islington, si è appassionato sin da giovanissimo alla musica mostrando capacità tecniche davvero fuori dal comune. Così assieme ad alcuni ex-compagni di scuola ha deciso di fondare un gruppo musicale: non avrebbe potuto prendere una decisione migliore, ed è stato immediatamente ripagato dagli ottimi risultati.

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Il gruppo di cui stiamo parlando sono i mitici Spandau Ballet. Nel corso degli anni Ottanta sono stati tra i gruppi simbolo del pop e degli artisti di enorme richiamo a livello internazionale. Assieme a Visage, Duran Duran, Tubeway Army e Ultravox hanno inaugurato quel genere nuovo cui accennavamo poc’anzi e che dalla stampa specializzata venne ribattezzato “new-romantic“, che puntava molto su abbigliamento vistoso e trucco appariscente.

La storia che vi stiamo raccontando riguarda il bassista Martin Kemp, che all’inizio degli anni Novanta ha dovuto affrontare due tumori benigni al cervello a causa dei quali è stato operato più volte. Oggi appare più in forma che mai, eppure l’ha scampata per un pelo. Quell’esperienza però lo ha reso più forte, tanto che in un’intervista al giornale britannico Closer ha dichiarato: “Il cancro è stato la cosa migliore che potesse capitarmi, mi ha aiutato a diventare uomo“.