Anche se tutti conosciamo le sue canzoni, non molti sapranno che Renato Zero ha scelto di usare un nome d’arte e non il suo vero cognome: come mai? La storia che c’è dietro fa riflettere.
Non solo cantautore ma anche ballerino, produttore e showman dalle grandi doti interpretative, Renato Zero è uno dei più famosi e amati cantanti italiani. Nato nel settembre del 1950 a Roma, sin da ragazzino ha mostrato grande interesse per la musica, la danza e la recitazione, concentrando gli studi in quei settori durante gli anni dell’adolescenza. Oggi è un mito incontrastato della musica italiana ed è conosciuto e seguito anche all’estero.
La sua carriera artistica ha preso il via, con non poche difficoltà, sul finire degli anni Sessanta e da allora ad oggi ha pubblicato ben 44 album musicali, 31 dei quali registrati in studio. Ha scritto anche tantissime canzoni per altri artisti italiani, quali ad esempio Patty Pravo, Ornella Vanoni e Marcella Bella. Oggi vi sveleremo una curiosità che non tutti conoscono su Renato Zero: qual è il suo vero nome? E perché l’artista ha deciso di chiamarsi “Zero”? Scopriamolo insieme.
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Renato Zero e il significato del suo nome d’arte
Anche se oggi la carriera di Renato Zero è illuminata da tantissimi successi, numeri molto alti e record finora imbattuti, all’inizio l’artista ha dovuto affrontare non poche difficoltà. Andiamo indietro nel tempo e scopriamo perché all’inizio della sua carriera musicale Renato Zero ha scelto questo particolare ed emblematico nome d’arte. Sin da giovanissimo iniziò ad esibirsi live in alcuni locali della città di Roma, e nei primi periodi, non riusciva ad ottenere i consensi sperati.
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Questo fu un periodo abbastanza traumatico per il cantante, un periodo che però gli diede la forza di combattere per i suoi sogni. Durante queste prime esibizioni live durante gli anni della sua adolescenza, nel pubblico c’erano diversi denigratori che gli urlavano dietro parole di scherno. Tra queste, c’era anche la frase: “Sei uno zero!” A quel punto il cantante decise di usare il nome Renato Zero piuttosto che il suo nome di battesimo (Renato Fiacchini), come per sfidare tutti coloro che non vedevano nessun futuro nella musica per lui. Una sfida questa, che certamente ha vinto.