Renato Pozzetto, il doloroso ricordo: il sofferto addio | Il racconto

Il mitico Renato Pozzetto ha parlato di un ricordo molto doloroso legato ad una su grandissima passione: scopriamo cosa accadde al famoso artista.

Renato Pozzetto
Renato Pozzetto (Getty Images)

Il suo nome si trova fra quello dei grandi della commedia all’italiana: stiamo parlando del mitico Renato Pozzetto, attore e artista a tutto tondo dal grandissimo talento. Con l’avanzare degli anni ha dato un’ulteriore prova prova delle sue capacità anche in un ruolo drammatico, che gli ha fruttato, tra le altre cose, una nomination ai David di Donatello. Nato in provincia di Varese, è figlio di due milanesi, un impiegato di banca ed una casalinga. Ha passato tutta la sua infanzia a Gemonio, un piccolo paesino in cui i genitori furono sfollati dopo i bombardamenti su Milano del 1942.

Terminati gli studi all’istituto tecnico per geometri, Pozzetto ha iniziato molto presto a fare cabaret, tanto da diventare subito famoso in coppia con l’amico Cochi Ponzoni. I due hanno poi deciso di fondare lo storico duo comico Cochi e Renato. Renato ha anche due figli, avuti dal matrimonio con la compianta Brunella Gluber, sua storica compagna di vita. L’artista ha rivelato di avere una grande passione per i motori e, proprio a questi, è legato un triste ricordo. Scopriamo di cosa si tratta. 

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Il ricordo triste di Renato Pozzetto

Bruno Pozzetto età
Cosa accadde a Bruno Pozzetto (Getty Images)

In un’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport, Renato Pozzetto ha rivelato di avere una grandissima passione per i motori, sin dalla più tenera età. “Ricordo che all’età di 4-5 anni riconoscevo tutti rumori della auto e delle moto del paese“, spiega Pozzetto. “Quando passava il proprietario di una Porsche correvo per cercare di vederla e tenevo d’occhio anche l’orario di un giovanotto che avrebbe pulito la sua moto“, aggiunge poi.

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Pozzetto ha anche partecipato a tre Parigi Dakar, la storica corsa a tappe. “Ricordo che durante una tappa si è rotta l’auto di notte, era uno dei tracciati più duri e più lunghi, circa 900 km“, racconta l’artista, sottolineando un difficile momento che li ha poi colpiti. “Quell’anno morì il patron della manifestazione. Mi è rimasto impresso“, spiega infine. Un’esperienza sicuramente bella, ma fortemente segnata da questo triste evento.

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