Renato Zero e la tragedia del passato: “Fu terribile”

Renato Zero ricorda un episodio terribile della sua carriera e della sua vita: in passato ad un suo concerto, ci fu un tragedia. “Fu un momento terribile” dice l’artista.

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Dramma nel passato di Renato Zero (Getty images)

Considerato uno dei più influenti e importanti artisti italiani di sempre, Renato Zero rappresenta un simbolo della musica pop rock nostrana, un artista che oltre ad essere un cantautore è anche un bravissimo performer, trasformista e produttore discografico. Nato a Roma nel 1950, ha affrontato diverse avversità prima di affermarsi nel mondo della musica ed è riuscito con gli anni a diventare uno dei cantanti italiani più conosciuti all’estero.

Nel corso della sua lunga carriera artistica, iniziata sul finire degli Sessanta, ha pubblicato ben 44 album musicali, tra cui 8 live e ben 5 raccolte. L’ultimo progetto si intitola Zerosettanta ed è proprio una raccolta con la quale il celebre artista ha voluto festeggiare i suoi 70 anni di carriera. La particolarità di questo progetto è che si tratta di un triplo album, uscito a cadenza mensile. In passato il cantante di Cercami è stato protagonista di una tragedia avvenuta durante un suo concerto: quello è stato un momento per lui molto difficile.

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Renato Zero sulla tragedia del passato: “Fu un momento terribile”

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Renato Zero (Getty images)

Intervistato un anno fa da Tv Sorrisi e Canzoni, il celebre artista italiano ha svelato qualcosa in più su di sè e sul suo passato, raccontando anche quale è stato il momento della sua carriera in cui ha pensato che tutto potesse essere finito. “Nel 1981 durante un concerto al Castello Sforzesco di Milano ci fu un crollo e una mia fan cadde e morì” ricorda il cantante. Che cosa successe quel giorno?

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Purtroppo a quei tempi i sistemi di sicurezza non erano funzionali come oggi e in quella occasione furono fatte entrare più persone di quante il luogo potesse contenerne. “Fu un momento terribile” racconta Renato Zero. “Quella povera ragazza era una mia fan, ma non ero io che avevo fatto entrare 15 mila persone in un posto che ne conteneva 3000.

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