Il cantante italiano Rkomi ha scelto un nome d’arte molto particolare: sapete che cosa significa? Deriva dal suo nome di battesimo.
Il cantante e rapper milanese Rkomi sarà uno degli ospiti che questa sera ci terrà compagnia in attesa della mezzanotte. L’artista parteciperà infatti a L’anno che verrà, l’evento musicale che andrà in onda questa sera su Rai 1 dopo il consueto messaggio di fine anno del Presidente della Repubblica. Sul palco di Terni Amadeus ospiterà tantissimi artisti molto amati dal pubblico, tra cui Achille Lauro, Marco Masini, Arisa, Nek, Fausto Leali e Rkomi.
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Che cosa sappiamo del rapper Rkomi? Nato a Milano nell’aprile del 1994, è cresciuto in un quartiere popolare nella periferia del capoluogo lombardo. Ha frequentato da ragazzo l’istituto alberghiero per poi abbandonarlo al terzo anno e dedicarsi in tutto e per tutto alla musica, sua grande passione da sempre. Ha iniziato la sua carriera musicale insieme al rapper Tedua, con il quale per un periodo ha anche convissuto. Negli ultimi tempi ha raggiunto una grande notorietà soprattutto tra i più giovani, affermandosi come uno degli artisti più interessanti del momento. In molti si chiedono però che cosa vuol dire il suo particolare nome d’arte.
Che cosa significa il nome d’arte di Rkomi?
Il rapper ha deciso di farsi conoscere con lo pseudonimo di Rkomi, ma che cosa significa esattamente? Non tutti lo sanno ma il vero nome del cantante è Mirko Manuele Martorana e il soprannome da lui scelto per farsi conoscere nella scena musicale italiana deriva proprio dal suo nome di battesimo. Rkomi è infatti l’anagramma di Mirko ma non solo. A Milano c’è questa usanza di dividere i nomi in due parti e poi invertire le sillabe, leggendo prima la seconda e poi la prima. Questo è quello che ha fatto anche il celebre cantante, trasformando Mirko in Rkomi.
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L’ultimo progetto musicale pubblicato dal rapper milanese è l’album Taxi Driver, uscito il 30 aprile di quest’anno. Il disco contiene 14 inediti ed ha raggiunto grandi risultati non solo in termine di vendite ma anche di critica. Rolling Stone lo ha infatti collocato al dodicesimo posto della classifica dei venti migliori dischi italiani del 2021. Il titolo dell’album, Taxi Driver, è ispirato al celebre film omonimo diretto da Martin Scorsese.
