Sangiovanni, pianto disperato e pugni al muro | Grande dolore

L’ex allievo di Amici Sangiovanni ha trascorso in passato un momento molto difficile: “Tirava pugni al muro”, il racconto della famiglia.

L’ex allievo di Amici 2021, il giovane e talentuoso cantante Sangiovanni, ha avuto un passato burrascoso e molto tormentato. A raccontare alcuni retroscena sul suo passato sono stati i genitori, che hanno svelato le tante difficoltà vissute dal giovane artista durante gli anni di scuola. “Era una sofferenza vederlo tirare pugni al muro, ai mobili” hanno detto i genitori.

Sangiovanni ha svolto un brillante percorso all’interno della scuola più famosa d’Italia, arrivando in finale insieme alla fidanzata Giulia, la ballerina che poi ha vinto quest’ultima edizione. Il suo ultimo singolo si intitola Malibu e negli ultimi giorni il cantante ha pubblicato anche il video della canzone, che su YouTube sta accumulando già molte visualizzazioni. Scopriamo adesso qualcosa in più sulla vita privata del giovanissimo cantante: nel suo passato, tanta rabbia e fragilità.

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Tanta rabbia nel passato di Sangiovanni: “Non si sentiva amato”

I genitori di Sangiovanni hanno rivelato al settimanale DiPiù alcuni momenti critici della vita del giovane artista. Nel periodo della scuola media, Sangiovanni non si sentiva amato o compreso, aveva difficoltà con i professori e di conseguenza dentro covava molta rabbia. “Era distrutto, si chiudeva la porta di camera alle spalle e faceva esplodere tutta la rabbia che aveva dentro” hanno raccontato la madre e il padre. “Erano momenti di urla e di dolore, piangeva disperato.”

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Anche ad Amici, durante il suo percorso, ha mostrato in alcuni momenti questa sua insofferenza nei confronti del sistema e di chi aveva ruoli da insegnante. Secondo quanto spiegano i genitori, al tempo delle scuole medie Sangiovanni non riusciva ad istaurare un buon rapporto con i professori, il quali non sapendo come gestire la situazione, si limitavano a riprenderlo. “Era una sofferenza vederlo tirare pugni al muro, ai mobili” dice la madre, “tormentarsi nel raccontarci che fuori dalle mura di casa non si sentiva amato, capito, accettato“.