50 anni di carriera, oltre 120 milioni di copie vendute, numerosi riconoscimenti nazionali e internazionali, Patty Pravo torna al Festival di Saremo per la nona volta con un brano firmato da Fortunato Zampaglione “Cieli Immensi”, primo capitolo del suo nuovo album di inediti “Eccomi” in uscita il 12 febbraio.
Durante la serata del giovedì si esibirà nella cover del suo pezzo “Tutt’al più” pubblicato nel 1970 e subito in top 10 dei singoli più venduto dell’epoca. Per l’occasione sarà accompagnata da Fred De Palma introducendo nel pezzo dei cambiamenti del testo. Durante la conferenza stampa la cantante ha raccontato:
“Il mio è un disco giovane da una parte, dall’altra ricco di grandi nomi. La cosa che amo di più è stare sul palco e fare musica… ho cominciato a 3 anni e in questi anni non mi sono fatta mancare niente! In 50 anni di carriera ho fatto tutti i generi musicali: dal brit, al pop, al rock, al metal!”
In merito alla canzone che porto “La canzone che porto quest’anno al Festival mi piace moltissimo, certo, “Dimmi che non vuoi morire” è un grande classico. Per quanto riguarda le altre cantanti donne, non sono della mia generazione, ma mi piacciono e mi ci trovo bene uguale! Io sono così”.
“Partecipare al Festival? C’è sempre molta tensione, ma uno si alza e cammina. Sanremo è una vetrina molto importante, io preferisco la gara piuttosto che cantare pezzi classici che si possono sentire ovunque”.
Non poteva mancare una domanda sulla legge Cirinnà alla quale Patty Pravo ha risposto in modo molto convinto: “Trovo doverose le unioni civili e il poter adottare un bambino anche se si è omosessuali, ho degli amici americani con una bambina splendida… mescolare le canzonette a queste cose non so quanto sia conveniente”.