Uno dei personaggi simbolo della storia del rock si è ucciso lasciando un grande vuoto. Adesso però torna a far sognare.
Uno dei cantanti più amati ed osannati della scena rock mondiale è morto nel 2017 gettando nella disperazione milioni di ammiratori. Adesso però è arrivata una notizia che non si aspettava nessuno.
Nato a Phoenix, negli Stati Uniti, il 20 marzo del 1976, è stato per tanti versi un innovatore, per questo si può dire che con la sua morte si chiude un ciclo per la musica. Moltissimi altri artisti nel salutarlo il giorno dei funerali hanno ammesso di continuare ad ispirarsi a lui, così quello che sta accadendo in queste ore in qualche modo potrebbe rivelarsi un regalo caduto dal cielo.
Nato in una famiglia di origini inglesi, olandesi e gallesi, il cantante era figlio di un poliziotto e di un’infermiera, ma ha capito subito che il suo destino sarebbe stato sopra al palcoscenico. Ha iniziato ad interessarsi alla musica sin da ragazzo, spinto dall’amore per band come Stone Temple Pilots e Depeche Mode. Così ha deciso di buttarsi nella mischia, formando un gruppo chiamato Grey Daze che gli ha regalato i primi scampoli di gloria. Ma il suo nome resterà per sempre legato ad un altro gruppo, ben più famoso, con il quale ha scalato le classifiche mondiali.
La svolta definitiva infatti è arrivata nel 2000, quando ha pubblicato il disco “Hybrid Theory” che conteneva la super-hit “In The End”. La canzone raggiunse il primo posto negli Stati Uniti, nel Regno Unito e in numerosi altri paesi del globo, consacrandolo tra i migliori cantanti pop-metal di tutti i tempi. Purtroppo però il 20 luglio del 2017 è stato trovato impiccato.
Stiamo parlando ovviamente dell’indimenticabile Chester Bennington, il compianto leader dei Linkin Park strappato alla vita a soli quarantuno anni. Adesso però, a quasi cinque anni di distanza da quel tragico giorno la sua prima band, i Grey Daze, ha pubblicato un nuovo singolo che contiene la sua voce. Si intitola “Saturation (Strange Love)”, ed è un modo davvero originale ed emozionante per riportare in qualche modo in vita un artista di talento che ci ha lasciato davvero troppo presto.