Siamo pronti a scommettere: se vi diciamo “Furore” cosa vi viene in mente? Ovvio il programma su Rai Due condotto da Alessandro Greco, con tanto di “nananana” nella sigla che sappiamo canticchiare ancora adesso. Il programma torna su Rai 2, esattamente come negli anni ’90, a partire da domani venerdì 31 marzo. Torna il programma musicale più amato di sempre, la “discoteca” degli italiani, come definisce lui stesso e che, in parte riprenderà elementi del passato, per altri versi invece si attualizzerà molto.
Il ritorno di Furore su Rai 2
Il pubblico italiano da molto tempo chiedeva che il programma tornasse in tv e la speranza non si è, giustamente, mai spenta visto che ora i più sono stati accontentati. Non si tratta però di una operazione nostalgia, come ha ribadito Alessandro Greco stesso in diverse interviste: “Se chi guarda proverà nostalgia va bene, ma il programma è nuovo è una celebrazione in un certo senso”.
Il pubblico che si spera di acchiappare è quello di una fascia di telespettatori tra i 30 e i 60 anni, ma è una priorità anche conquistare tutti i giovani che della vecchia edizione di Furore non conoscevano nulla. Le puntate totali in programma sono quattro e il format è sempre lo stesso: due squadre si scontrano all’ultimo colpo con la musica.
Furore: ecco cosa ci aspetta nella prima serata
Per la prima puntata nella squadra femminile troviamo: Pamela Prati, Licia Colò, Tina Cipollari, Francesca Piccinini e Mariana Rodriguez. Per i maschietti invece: Max Giusti, Simone di Matteo, Francesco Arca, Fabio De Vivo e Mirco Bergamasco. A condurre, ovviamente Alessandro Greco accompagnato da due comici di Made in Sud, Gigi e Ross.
La direttrice del canale ha spiegato che per anni la musica si è affrontata in modo drammatico quasi e molto cupo con i talent, ora è il momento di portare allegria e solarità in un contesto in cui anche l’Italia, sempre secondo quando riportato dai boss di Rai Due, ha bisogno di sorridere un po’ di più, come si faceva con spensieratezza negli anni ’90.
Vedremo quindi come risponderanno gli italiani e se questo furore sarà altrettanto bello di quello che ci ricordavamo nel passato.