Lo abbiamo visto sul palco di Sanremo e oggi è uno degli artisti più famosi ma prima di arrivare al campo musicale, Ultimo faceva un altro lavoro.
Il cantautore romano spesso ha raccontato parti della sua vita all’interno delle canzoni. L’amore per la musica, la sua voglia di essere bambino, la passione per la scrittura.
Niccolò Moriconi nasce nel 1996 e da quel momento non si arresta, quest’anno è in gara con la canzone Alba al Festival di Sanremo, un elogio, una spinta, per tutti coloro che vogliono mettersi in gioco e iniziare o ricominciare da qualcosa.
Ultimo: che lavoro faceva prima della musica
Dopo la sua vittoria a Sanremo Giovani nel 2018 con Il ballo delle incertezze e poi il secondo posto l’anno seguente, arriva la conferma per la sua carriera, quest’anno torna a esibirsi tra i big e si lancia letteralmente in questa emozionante avventura carico di entusiasmo.
La sua è un’ossessione, più che una semplice passione, come ha raccontato. Questo ha portato spesso a delle conseguenze, mettere la musica prima di tutti vuol dire fare delle scelte. Tuttavia proprio questo suo impegno gli ha fruttato giovanissimo traguardi importanti come il record di più giovane artista italiano con un tour negli stadi.
I numeri sono tutti dalla sua parte anche se, come sottolinea, non bastano mai. “Mi dà fastidio quando la gente pensa che un giovane o un bambino non abbiano ancora la maturità per poter parlare di vita, amore, speranza…. Il bambino, nel suo non sapere, sa molto di più di quelli che pensano di sapere”, racconta. Dopotutto proprio su questo suo sentirsi un po’ bambino fonda molto del suo lavoro.
Ultimo ha raccontato anche di quando riuscì a intrufolarsi nel camerino di Venditti per lasciarci un cd con le sue canzoni e di aver parlato tutta la notte con lui dopo il Sanremo del 2019. Di strada ne ha fatta in questi anni ma prima il suo lavoro era diverso come per molti altri artisti in gara.
Ultimo infatti prima di intraprendere con successo la carriera, o meglio durante i suoi esordi, per mantenersi economicamente era impegnato come lavavetri e racconta oggi questa storia proprio per spronare i giovani come lui e far capire che niente è impossibile, anche quando magari non si ha una carriera già strutturata alle spalle, non si hanno appoggi particolari e si vuole fare tutto in autonomia.