Vi ricordare Er Piotta? Il rapper romano che aveva spopolato con Supercafone non fa più parlare di sé ormai da un po’ di tempo.
Era il 1998 quando questi diventava un evento virale grazie a Supercafone bonus track dell’album Comunque vada sarà un successo. Il pubblico impazzisce per la sua romanità e per la semplicità di quella canzone di cui ancora oggi tutti sanno le parole a memoria. Sembrava l’inizio di una favola straordinaria anche se in realtà il rapper si presentava in una veste che non gli apparteneva, ma raccontando solo una storia.
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In molti infatti si erano immaginati un uomo grezzo, rozzo e un po’ saccente e non sapevano che in realtà dietro quella maschera si nascondeva un uomo semplice, simpatico e anche dolce. Nel 2002 bissa il suo successo grazie a La Grande Onda che rimane di fatto l’unico altro brano di assoluto livello che regala al pubblico emozioni e soddisfazioni. Ora andiamo a scoprire qualcosa in più sullo stesso cantante.
Piotta, chi è?
Piotta nasce come Tommaso Zanello il 26 aprile del 1973 a Roma. Cresciuto a Montesacro già da ragazzo tutti lo chiamano Piotta visto che indossa un paio di occhiali tondi come le monete da cento lire dell’epoca che in dialetto romanesco venivano chiamate appunto piotte. Inizialmente si avvicina al campo della musica come Dj per poi iniziare a scrivere anche delle canzoni nettamente legate al mondo del rap. Negli anni ha pubblicato tanti album anche se il successo de Supercafone l’abbiamo visto solo ed esclusivamente pochi anni dopo con La Grande Onda.
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Nella sua lunga carriera ha collaborato con tantissimi artisti noti da Colle der Fomento ai suoi inizi fino a Flaminio Maphia, Roy Paci, Bassi Maestro, Caparezza, Rancore e molti altri ancora. Ha sempre continuato per la sua strada, ma negli ultimi anni è stato un po’ ignorato o meglio ha preferito muoversi nell’ambiente underground dove ha espresso il meglio di sé riuscendo a tenere un filo importante con un pubblico che ha dimostrato nei suoi confronti grandissimo affetto.